La città ha bisogno di assessori full time o sarà governata sempre più dalla burocrazia.

La PupaCronaca/ di pietro zurico

Eg. Assessore Tundo,

i suoi “pensieri”, pacati ma pungenti, meritano una risposta altrettanto pacata ma pungente. Le rispondo in qualità di direttore responsabile onde evitare qualche eccesso di “dialettica vivace” da parte del collega autore dell’articolo.

Avremmo gradito che i suoi “pensieri” di replica all’articolo, pubblicato sulle nostre pagine, dal titolo “Con un occhio al portafoglio e l’altro al Patronato”  (http://www.ilsedile.it/un-assessore-part-time-senza-alcun-vantaggio-per-la-citta/#more-26577) fossero inviati per la loro pubblicazione al Sedile ma avrà avuto di sicuro le sue buone ragioni per non farlo e non vogliamo neanche entrare nel merito perché non ci interessa.

Ha preferito affidarsi a Facebook  per consegnare i suoi “pensieri” ai  suoi amici e qualcuno di essi, forse un po’ meno amico, ha pensato bene di recapitarci lo scritto unitamente ad alcuni commenti. La nostra risposta è diventata quasi un dovere.

Leggendo ho notato che lei ha creato una grossa confusione tra i suoi amici, ha quasi sdoganato il messaggio che noi non siamo favorevoli alle indennità agli amministratori che prestano il loro servizio per la collettività.

E’ esattamente il contrario. Noi siamo favorevolissimi alle indennità di carica e lo abbiamo più volte scritto. Chi lavora seriamente ha il diritto ad essere pagato. Siamo, invece, contrari ad ogni forma di ibrido perché toglie tempo e risorse mentali a chi deve amministrare.

Galatina è una città di circa 28.000 abitanti ha problemi contingenti e storici per i quali ha necessità, a nostro giudizio, di avere amministratori a tempo pieno e ciò affinché non venga delegato tutto alla burocrazia che poi finisce col diventare il vero amministratore della città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La burocrazia occupa i vuoti che la politica lascia ed oggi più che di vuoti si può e si deve parlare di voragini.

Il nostro collega, e siamo pienamente d’accordo con lui, ha voluto soltanto dire che se lei avesse accettato l’indennità totale di carica, avrebbe svolto a tempo pieno il suo ruolo di amministratore e la cosa sarebbe stata assai più apprezzabile e preziosa.

Invece non ha voluto. Non ha voluto perché ha preferito guardare, anche giustamente, ai suoi 35.000 euro di stipendio (abbiamo scritto lordi, le è sfuggito?)  e quello che ha fatto risparmiare al Comune quel  50% della sua indennità è stata versata quasi integralmente alle ACLI per rimborsarla dei suoi permessi retribuiti. Dov’è l’inesattezza?

Forse ci tiene a far sapere che a lei dei 600 euro che le restano (abbiamo scritto sempre lordi) arrivano nelle sue tasche solo 350 per via delle tasse? Sappia che dalle casse comunali, indipendentemente da quanto arrivi nelle sue tasche, fuoriescono esattamente 600 euro come e dove vanno a finire se a lei o alle tasse è un fatto che riguarda soltanto lei.

E poi, ci scusi, pagare le tasse è’ un dovere che cosa ci sta di straordinario nel farlo?

Anche io le pago, anche il mio collega (quello che lei ha la presunzione di sapere che paga meno di lei),  le paga e le pagano anche tantissimi cittadini onesti.

Non siamo tra quelli che non pagano la Bucalossi, non pagano la TARI, l’IMU insomma non pagano tributi e tasse in genere, cioè tra quelli che lei avrebbe il dovere, quale assessore all’Urbanistica e LL.PP. di stanare e farli pagare facendo sentire il suo fiato sul collo alla burocrazia inadempiente e quando i risultati non sono raggiunti (lo dice la Corte dei Conti) non dovrebbe far pagare la retribuzione di risultato ai responsabili. Invece lo avete fatto.

Per tutta risposta lei ci dice che negli anni passati ci sono stati amministratori che “hanno dichiarato redditi al limite dell’indigenza non versando un solo euro nelle casse dello Stato ma vivendo ben al di sopra delle proprie possibilità”. Vuole che le diciamo brava? Non glielo possiamo dire perché se a conoscenza di nomi e fatti avrebbe avuto il preciso dovere di denunciarla non lo ha fatto ed è questo che dovrebbe spiegare a noi ed ai suoi amici.

Lei ci tiene, invece, più a spiegare che fa un lavoro che le piace e che svolge con passione nel suo studio professionale avvalendosi di 4 persone alle quali deve garantire la possibilità di portare avanti la famiglia. Ha dimenticato di aggiungere che quello studio garantisce anche a lei la possibilità di ricavare  altri 77.000 mila euro lordi (sempre fonte redditi on line) che si aggiungono ai 35.000 da lavoro dipendente. Tutto frutto di onesto lavoro sia ben chiaro, ma per l’amore del cielo si tolga il saio francescano, lei ha fatto solo ed esclusivamente i suoi bravi calcoli personali ed ha pensato solo a quelli nel momento a cui ha scelto di non chiedere l’aspettativa.

Vogliamo continuare a parlare di quante altre cose lei avrebbe potuto fare ma non può o non è in grado di fare con il part time?

Ok, proseguiamo.

Come assessore ai Lavori Pubblici, unitamente a Sindaco e Giunta, ad inizio mandato avete esordito con un proclama sul servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani: “Si prepari subito il bando di gara – avete scritto e detto- non dovrà esserci proroga alcuna” . Le ultime parole famose!

Il 27 febbraio 2018 con la Determina n. 252 avete disposto una proroga tecnica del servizio in oggetto dal 1 marzo al 31 agosto. Questa si che è coerenza cara assessore.

Ogni comincia a far capolino il tentativo di scusante che essendo andata via la Dirigente dei LL.PP., arch. Taraschi, si sono creati dei disservizi. L’arch. Taraschi se n’è andata via solo il 15 febbraio 2018 e a darle il permesso alla  mobilità esterna siete stati proprio voi, ma di cosa state parlando?

Vuole che continui nell’elencarle altre cose che avrebbe potuto fare se si fosse dedicata a tempo pieno “all’oppurtunità di mettersi al servizio della collettività per il bene comune?”  L’accontento subito.

A parte il fabbisogno di operai per il suo ufficio a cui lei fa riferimento in un suo “pensiero” per poi fare l’esatto contrario in Giunta al momento dell’approvazione del fabbisogno di personale in pianta organica le voglio ricordare tutte le inadempienze contrattuali della S. Luca s.r.l. nella gestione del servizio parcheggi a pagamento di cui abbiamo fatto un lungo elenco su queste pagine ma che nessuno si è pigliato la briga di far rispettare. E’ roba di competenza della sua Direzione,

Dove sono i controlli? Il Comune sta perdendo soldi proprio grazie all’inerzia della burocrazia e della politica. Dopo due anni e dopo tanto dire e ridire abbiamo finalmente visto la rastrelliera per il servizio di Bike Sharing, ma il pulmimo  da adibire gratuitamente al trasporto di chi paga il parcheggio dove sta? La segnaletica da rifare ogni tre mesi? I controlli sui prelievi di moneta durante la fase di scassettamento delle colonnine? Il pagamento della spazzatura e del tributo della pubblicità esibita sulle colonnine ticket?

Vorrebbe dirci qualcosa di tutto ciò assessore? Naturalmente con fatti e carte alla mano, perché da parte nostra possiamo documentarle tutto, anzi abbiamo documentato tutto.

Del Piano Alienazioni Immobili Comunali ha qualcosa da dirci? Anche questa è roba della sua Direzione. Dopo 9 mesi dal vostro insediamento l’unica certezza è quella che dovremo attendere il  prossimo Consiglio Comunale ancora per la sola approvazione delle varianti al Piano. Per essere qualcosa di vitale importanza per evitare il dissesto economico (sempre fonte Corte dei Conti) pensavamo servisse una celerità ed una priorità assoluta. Forse per lei non è così.

Poi ci stanno i misteri ed i segreti sulla CSA dei quali un assessore all’Ambiente, quindi lei, avrebbe il dovere di mettere al corrente i cittadini. Sempre tempo permettendo, ci sarebbe anche il dovere di istituire quella famosa Commissione Straordinaria che accertasse colpe e colpevoli proprio perchè ridursi a fare il solo Piano Tari per far pagare Pantalone è la cosa più facile di questo mondo. Vorrei ricordarle, tra le altre, che abbiamo un contenzioso pendente di circa 1.800.000 euro con la stessa C.S.A. Vuole spiegare ai cittadini perché la transazione è finita a stracci in faccia?

Assessore Tundo, sono questi e tanti altri i motivi per cui siamo convinti che a Galatina serve un assessore full time e non un part time. Non sempre dire “signorsì” è un bene, qualche volta un “signornò” può essere la cosa migliore per tutti, principalmente se poi si hanno tanti altri impegni di natura diversa da dover onorare.