Impianti sportivi comunali nella confusione, alcuni con assegnazione diretta a richiesta. Servizi museali e bibliotecari alla terza proroga.

Stemma Galatina 100x100Cronaca/ di p.z.

Galatina – Quando l’amministrazione Amante ha preso in mano le redini del governo cittadino uno dei suoi primissimi atti è stato quello di preparare immediatamente il bando di gara per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Niente proroghe tecniche fu detto. Pensiero e Azione.

Finalmente, ho pensato. Finalmente tempestività ed efficienza. Finalmente finito il tempo delle gestioni in proroga che sopravvivono spesso il doppio se non il triplo rispetto a quello previsto dal bando di gara.  Finalmente un nuovo modo di amministrare.

Non ho voluto dare neanche troppa attenzione a chi, a tutti i costi, aveva voluto interpretare l’evento cercando di leggere ciò che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani”. Ho preferito, come si suol dire, attendere il bis per avere conferme o smentite. Il bis e suoi successivi, purtroppo, non hanno confortato l’iniziale impressione.

Uno degli impatti più tosti è stato lo scontro con la pigrizia, la scarsa attenzione e forse anche una specifica volontà nel non voler cambiare nulla riservata alla gestione degli impianti sportivi comunali. Laddove l’Amministrazione avrebbe dovuto porre una maggiore attenzione, prendere in mano una situazione caotica e mettere un po di ordine ha invece finito per aggiungere confusione a confusione.

E’ noto a tutti come, da anni, le gestioni, quelle normali a regola di legge, fossero scadute. La cosa peggiore era il fatto che i gestori hanno continuato a condurre, in tutti i sensi, gli impianti sportivi senza l’ombra di alcuna proroga scritta e principalmente senza versare un euro nelle casse comunali neanche per alcune utenze stranamente rimaste sempre volturate al Comune.

Potete ora capire cosa ci si aspettasse in tal direzione dal neo assessore allo sport oltre alla sponsorizzazione del torneo di calcetto tra immigrati ed enfatiche dichiarazioni sulla stessa manifestazione veicolo di trasmissione dei veri valori dello sport. Purtroppo nulla. Si è avuta notizia di incontri tra l’Amministrazione ed alcune Società sportive al fine di porre riparo alla situazione di morosità di molte di esse.

Onestamente non ho capito bene di quale morosità si intendesse, semmai forse di illegalità. Non si può gestire un immobile pubblico senza autorizzazione o concessione scritta e senza il loro possesso non può generarsi neanche morosità bensì solo illegalità.

Di bando di gara neanche a parlarne. Eppure non ci sarebbe stato neanche tanto da lavorarci su. Non si sarebbe dovuto, per intenderci, neanche lavorare con dedizione e spirito di sacrificio il sabato e la domenica anche di notte. Bastava riprendere il vecchio bando togliere la palestra di via Montinari, già assegnata all’Olimpia, il campo di motocross e poi confermare o variare le cifre, magari al ribasso, per evitare una nuova diserzione di massa.

Niente di tutto ciò. Nel frangente sono stati messi i lucchetti allo stadio “G. Specchia” (ufficialmente per morosità) e, sempre nel frangente, è stata accolta una richiesta di assegnazione del precampo di via Chieti, per la stagione agonistica 2017-2018 da parte della società Sportiva ASD Virtus Galatina.

La motivazione per assegnare la struttura alla Virtus è che i campionati sportivi sportivi sono iniziati e che per evitare la cancellazione delle società dal campionato è necessario procedere alla concessione dell’utilizzo dell’impianto (ma aver indicato un impianto dove disputare le gare senza avere il permesso di utilizzo non comporta già di per se la cancellazione della Società dal campionato?). Che la morosità è stata sanata tramite accettazione della rateizzazione proposta dall’Amministrazione e che la Società si è impegnata a produrre polizza Fideiussoria. Certo che alla luce dell’esperienza fatta dell’uso delle polize fideiussorie da parte degli uffici comunali (vedasi tributi vari non riscossi e finiti in prescrizione), si ha veramente il massimo della tranquillità (n.d.r.).

La Virtus dovrebbe, poi, versare all’Amministrazione un canone di 1.500 euro l’anno, mantenere la pulizia e l’ordinaria amministrazione dell’immobile, garantire l’uso pluralistico dell’immobile, intestarsi le utenze varie, pagarle etc.. Qualche spiegazione integrativa la vorrebbe, però, quella parte contrattuale tra Società ed Amministrazione relative alle tariffe massime di utilizzo del precampo ove si legge che “le tariffe per gare e preparazione squadre del territorio comunale è gratuita”. Se è tutto gratis…i 1.500 euro?

Insomma senza gara, con una semplice delibera di Giunta è stato assegnato per un anno il precampo di via Chieti. Resta da chiedere all’assessore allo sport perché vi sia invece inerzia assoluta verso tanti altri altri impianti sportivi comunali di cui qualcuno irregolarmente fa gestione, uso, ed incassi. Per quali motivazioni si continua a lasciar scorrere silenziosamente l’anomalia. Le minoranze di Palazzo Orsini che dicono?

Perché anche per la gestione degli impianti sportivi non è stato usato lo stessa lo stesso tempismo utilizzato per il bando di gara per la raccolta e lo smaltimento della spazzatura? Non mi si dica che non si era al corrente della situazione impianti sportivi perché non ci crederei neanche sotto tortura,

Giacchè ci siamo, giusto per capire meglio il subentro dello sconforto alla iniziale speranza, oltre alla incresciosa situazione degli impianti sportivi e giusto per capire che l’uso, meglio dire l’abuso, del “nelle more di….” è ormai prassi anche per l’Amministrazione Amante si deve far nota che anche la gestione dei servizi museali e bibliotecari, (nelle more di…), è già alla terza proroga tecnica. La prima è scaduta il 31 luglio 2017. La seconda è scaduta il 31 ottobre 2017. Siamo nella terza. Alla quinta per l’assessorato alla Cultura vi sarà in premio un cesto di…more.