Legge speciale e fondi per le emergenze il tema dell’incontro

Cronaca/ di Comunicato Stampa

Lecce – Una legge speciale con fondi adeguati a fronteggiare le emergenze che attanagliano l’agricoltura salentina. È quanto chiedono le Unioni di Lecce, di Brindisi e di Taranto di Confagricoltura. Le tre associazioni invocano una strategia concreta, da perseguirsi nell’immediato, al fine di sostenere e rilanciare il territorio salentino come «sistema» e con esso il comparto primario e l’olivicoltura, in particolare. Il rischio a cui si va incontro è la desertificazione imprenditoriale.

La recessione si combatte se tutti remano nella stessa direzione. Per questo, è stato promosso un incontro, di concerto con la Camera di commercio di Lecce. L’appuntamento è per domani, venerdì 16 marzo, alle 17, nella sede dell’ente camerale, in viale Gallipoli, 39.

Tema dell’incontro è «Una legge speciale per il Salento. Salviamo il nostro territorio e la nostra agricoltura».

Parteciperanno il presidente di Confagricoltura Puglia, Donato Rossi e delle sezioni locali di Lecce, Maurizio Cezzi; di Brindisi, Donato Fusco e di Taranto, Luca Lazzaro. Sono stati invitati i nuovi eletti al Parlamento, i rappresentanti della Regione, delle Province salentine, i sindaci o loro delegati, nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria.

L’impegno profuso da Confagricoltura ha portato, senza dubbio, ad importanti risultati, talvolta anche lungamente attesi, ma non è sufficiente se non si mette in campo, quanto prima, una strategia ben più articolata ed efficace nell’interesse dell’intero territorio e dei comparti produttivi.

«È necessario – spiega Cezzi – formulare un programma delle iniziative da adottare per garantire la sopravvivenza del comparto primario e del settore olivicolo, in particolare. L’obiettivo da perseguire, con la massima determinazione, è la promulgazione di una legge straordinaria con fondi e finanziamenti adeguati a fronteggiare la situazione di estrema difficoltà, in cui versano tanti e tanti agricoltori. In questa direzione – conclude il presidente – è auspicabile un fronte unico tra tutte le componenti, non solo agricole, che auspicano il supporto concreto delle istituzioni».