Il gruppo consiliare UDC, attacca l’ex sindaco: ” Ti sei soltanto appropriato del lavoro altrui”.

UDCCronaca/ di consiglieri comunali UDC , Giancarlo Coluccia e Pasqualina Villani 

Galatina – “Astio, rabbia, rancore, sono i  veleni con cui, Montagna, hai abdicato. Sei caduto come una piccola comparsa incapace di darti tono e contegno così come sanno fare i grandi condottieri anche nel momento della disfatta.  Non sei stato Cesare, soltanto un Caligola, un Nerone. Sono stati i tuoi stessi ex cortigiani a decretare il tuo fallimento, la tua fine.

Piuttosto che uscire dalla scena a testa alta, con onore, hai preferito, piccolo qual sei, lanciare anatemi, scomuniche ed inveire contro chi ha liberato la città dalla tua ingombrante e dannosa presenza politica.

Qual più grande riconoscimento di quanto eravamo nel vero noi consiglieri di minoranza vedendoti  cadere sfiduciato ed abbandonato da quelli che un tempo erano i  tuoi strenui sostenitori?

Qual più grande riconoscimento nel vederti cadere accusato di opacità, autoritarismo, nepotismo, borseggiatore delle finanze comunali e taccheggiatore delle tasche dei cittadini?

La tua è stata un gestione fondata sulla menzogna e sull’inganno. Hai millantato credito. Hai definito proprie quelle risorse che altri prima di te avevano procurato alla città e non sei riuscito neanche a gestirle e farne un uso consono. 

Ti sei appropriato di progetti e risorse di cui noi UDC rivendichiamo la paternità. Rivendichiamo la paternità dei progetti e dei relativi finanziamenti per Corso Porta Luce, S. Chiara, Area mercatale, Parcheggi Via Giada, rifacimento basolato nel centro storico. Sono tutti progetti contenuti nel Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) del 2011.

Di quanto trovato su un piatto d’argento già bello, pronto e servito sei riuscito a portare a compimento, in quattro anni, solo i lavori per S. Chiara e quelli di C.so porta Luce con i risultati osceni sotto gli occhi di tutti. Il rifacimento del basolato nel centro storico ad oggi non è ancora neanche iniziato, l’Area mercatale ancora nel libro dei sogni, dei parcheggi in via Giada perso il finanziamento perché sei riuscito a far scadere il vincolo urbanistico.

Che dire poi delle tante opere inaugurate e subito chiuse ed inattive? Per fare solo alcuni esempi basta citare Il Palestrone di via Montinari, il Centro Polivalente, il Cavallino Bianco. I primi due hanno vissuto per un giorno: quello dell’inaugurazione. Il secondo, per aprire le porte dopo l’inaugurazione,  necessita ancora di un gruppo elettrogeno e di bagni chimici. Però sono stati inaugurati in pompa magna.  

E del default finanziario comunale caro Montagna neanche una parola nel tuo discorso di commiato? Sull’argomento noi UDC preferiamo non dire neanche una parola, sono state sufficienti quelle dei tuoi ex consiglieri comunali di maggioranza, quegli stessi  che su quella strada non hanno voluto seguire le follie tue e del tuo assessore al Bilancio ed hanno perciò deciso di mandarvi a casa.

Ci aspettavamo caro  Montagna , sempre nel tuo discorso di commiato, che avessi spiegato alla città perché sei stato commissariato dalla presidenza del Consorzio ARO LE/5, perché l’isola ecologica ancora non esiste in città ma esiste la differenziata, perché abbiamo foraggiato una pletora di legali, perché hai posto fine alla ormai pluriennale Fiera Campionaria, perché il S. Caterina Novella sta andando via pezzo dopo pezzo, perché è andato via il Tribunale. Visto di quante cose avresti potuto parlare e non lo hai fatto? Hai promesso l’arrosto, ci hai lasciato invece il fumo…tantissimo fumo.”