Nulla sarà più come prima…o forse si!

elezioniRubriche/ di Piero D’Errico

Galatina – Non sono per nulla pessimista, anzi sono di solito uno spericolato ottimista che si agita in una sfera di “ottimismo” che a volte nessun altro vede.

Questa volta no, vedo non molto lontano, la luce dei lampi di una bufera politica.

Un’ ondata di antipolitica si abbatterà sui tradizionali partiti spazzandoli via in un solo giorno.

Il 4 marzo, sarà una data che la storia non potrà non ricordare, segnerà uno spartiacque, la fine e l’ inizio, il prima e il dopo.

La protesta è ormai canalizzata, cresce giorno dopo giorno, ora dopo ora. Impossibile fermarla.

Gli elettori, vomiteranno nel “movimento” tutta la loro rabbia, tutta la loro insoddisfazione, tutto il loro malcontento.

Il PD, l’unico partito organizzato e di massa, potrà provare a fermarli.

Il PD o quel che resta del PD, potrà rappresentare un argine alla pericolosa deriva populista che si sta avvicinando.

I suoi problemi interni lo inchioderanno.        

Il giorno dopo il voto, ci sarà tutt’intorno, un acre profumo di carcasse in decomposizione e sopra loro centinaia di avvoltoi intoneranno un “coro funebre”.                                                                                                                                      

Del soporifero Gentiloni, del beffardo D’Alema e dell’intramontabile Casini, si perderanno le tracce.

L’ex- cavaliere invece dopo una vita intensa e avventurosa tra Ruby, Nicole e Putin, sarà sistemato ancora vivo in una teca ad Arcore.

Il giorno dopo il voto, vedremo i nostri politici stralunati e impegnati. Impegnati a rinfacciarsi le responsabilità dello “sfascio”.

Ognuno darà la colpa all’altro.

Poi silenzio, la paura li unirà, si uniranno per disperazione e governeranno tutti insieme pur di fermare il “movimento”.

Capiranno la “lezione” e capiranno di dover iniziare un cammino di “buona politica” di meritocrazia, di bene comune, di rispettosa gestione della cosa pubblica.

Il “movimento” avrà avuto il grande merito di aver fermato appena in tempo la deriva dei partiti e la loro continua e sistematica occupazione della società.

Avrà il grande merito di aver spinto prima e costretto poi a fare della “buona politica”, la corruzione sarà bandita, la coerenza tornerà ad essere un valore, il lavoro sarà il tema centrale, le regole avranno un senso.

Insomma il giorno dopo il voto nulla sarà più come prima.

Ci sarà una combinazione di venti e di eventi, di opinioni e addizioni, le sezioni torneranno a riempirsi di gente e di idee, tornerà la passione per la politica, nasceranno nuovi e importanti leader che si affermeranno nel mondo.

Il nostro Paese sarà rispettato ed amato.

Forse sono andato un po’ oltre, forse ho soltanto immaginato, forse sognato o soltanto sperato.

Colpa del freddo che è tornato o del vino rosso che ho bevuto.