Si è concluso il 29 giugno il progetto  “Meletò”.

MeletoEventi/ di I volontari del progetto di Scn del Comune di Martano “Meletò” (Sicuro Fabiola, Saracino Krizia, Spedicato Clarissa, Trovè Marco).

Martano – I Volontari del progetto Meletò del Servizio Civile Nazionale del Comune di Martano hanno concluso il 29 Giugno 2017 un percorso di formazione generale, della durata complessiva di 42 ore, sul Servizio Civile Nazionale, tenuto dal dott. Giampaolo Bernardi formatore accreditato all’albo regionale di Servizio Civile Nazionale.

La formazione generale è un percorso didattico ed educativo che ogni volontario impiegato in un progetto di Servizio Civile è tenuto a frequentare, in quanto offre gli strumenti e le chiavi di lettura necessari per affrontare l’esperienza del servizio civile e costituisce una valida occasione di trasmissione e promozione ai giovani dei valori e dei diritti universali dell’uomo. La formazione generale crea, inoltre, spazi di riflessione e di confronto e aiuta i volontari a prendere maggiore consapevolezza della loro scelta e del loro ruolo all’interno del progetto nel quale sono coinvolti, sottolineando l’importanza che assume un’esperienza di cittadinanza attiva e responsabile di questo tipo.

Il percorso formativo che i volontari del progetto “Meletò” hanno compiuto assieme al dott. Giampaolo Bernardi, in linea con quanto indicato nel decreto n. 160/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, si è sviluppato in una serie di moduli raggruppati in tre macroaree tematiche che hanno introdotto i  volontari in una sorta di viaggio nel mondo del servizio civile.

Nella prima macroarea tematica “Valorie identità del SCN” il formatore, dopo aver definito l’identità del gruppo in formazione, ha raccolto le idee, le aspettative e le motivazioni che hanno spinto i volontari ad intraprendere il percorso del servizio civile e ha presentato i concetti di “Patria”, “difesa senza armi” e “difesa non violenta”, attraverso i quali ogni volontario ha compreso il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile.E’ statopoi esposto il percorso evolutivo, dal punto di vista storico e legislativo, che ha condotto dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionalela normativa vigente in materia di Servizio Civile e Carta di impegno etico, anche grazie alla presentazione di figure di spicco come Pietro Pinna e Don Milani.Sono stati esaminati i principi costituzionali che ispirano attività alternative a quelle militari, come appunto il servizio civile, che rendono possibile la difesa, la tutela e lo sviluppo della Patria anche conmodalità di difesa popolare non violenta attraverso azioni di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”.

Nella seconda macroarea tematica “La cittadinanza attiva”, i volontari hanno compiuto un percorso di formazione civica anche attraverso la lettura e il commento della Costituzione italiana, hanno conosciuto le diverse forme di “cittadinanza attiva” e la rappresentanza dei volontari di Servizio Civile. Hanno poi ricevuto importanti nozioni riguardanti le modalità di intervento della protezione civile.

Nell’ultima macroarea“Il giovane volontario nel Sistema del Servizio Civile” sono stati affrontati i temi riguardanti l’organizzazione del Servizio civile, presentate le figure di riferimento che ne fanno parte e illustrata la disciplina che regola i rapporti tra enti e volontari. I volontari hanno poi ricevuto le basi necessarie per svolgere il lavoro per progetti, compreso le modalità di pianificazione delle attività previste dal progetto “Meletò”, e acquisito spunti e delucidazioni per svolgere in maniera efficace ed efficiente le azioni previste.A tal fine i volontari hanno acquisito gli elementi base per l’analisi della comunicazione all’interno del gruppo e per la gestione costruttiva dei conflitti. Durante la formazione i volontari hanno conosciuto la storia dell’Ente e le sue modalità organizzative e operative.

La didattica e le metodologie utilizzate durante la formazione hanno previsto l’alternarsi di lezioni frontali e di dinamiche non formali attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e di punti di vista,lo spazio agli approfondimenti e la proiezione di filmati; il tutto ha reso gli incontri vivaci e stimolanti. Tanti sono stati i momenti dedicati alla riflessione e alla conoscenza reciproca del gruppo dei volontari, anche attraverso lo svolgimento di laboratori e la produzione di relazioni di gruppo.

La formazione generale oltre a configurarsi come un’importante occasione di crescita personale e culturale per i volontari, costituisce anche un prezioso bagaglio e un importante biglietto da visita che i ragazzi porteranno con sé anche in futuro e che gli permetterà di spendere le conoscenze e le competenze ricevute nel mercato del lavoro, in particolare nell’ambito di concorsi e colloqui lavorativi.