“Noi siamo la storia, noi non siamo una moda”.

novecentoLettere/ di Veronica Romano

Siamo arrivati quando ormai quel “garofano rosso” era chino su se stesso, piegato da una profonda bufera politico-giudiziaria e sarà stato forse il nostro istinto socialista ad avvicinarci a chi secondo noi, subiva rispetto ad altri, un torto. 

Il partito aveva sciolto le sua “fila” al grido “liberi tutti” e tutti erano già pronti a prendere le distanze da quel “garofano rosso” che per tanto tempo li aveva protetti, aiutati, distribuito incarichi e compensi.

“NOI”  siamo arrivati tardi, quando ormai le nostre  “azioni” erano pregiudizialmente “maledette”.

Non abbiamo neanche potuto apprezzare al netto degli errori e di tanti  sbagli, la politica socialista, le idee socialiste, il riformismo socialista.

Ma almeno, nella mia cittadina, siamo ancora la forza più viva che c’è.

Ci misuriamo con la politica tutti i santi giorni ed ogni giorno che passa è sempre un giorno non sprecato, un giorno in cui si è costruito qualcosa, magari abbiamo solo iniziato, magari è stato poggiato solo il primo mattone.

E vorrei dire che contrariamente a quanto forse succede in tante altre parti del Paese, qui il PSI è vivo, è radicato, e la gente ha capito che quello che è successo un po’ di tempo fa è solo un pezzo di verità, tutto quanto successo forse è stato preparato, no so da chi, non so dove, con l ‘utilizzo di troppe “toghe al servizio”.

Il PSI è vivo.

Il primo buongiorno è per il “gruppo”, l ‘ultima buonanotte è sempre per il gruppo. Ed è sempre una bellezza, discutere a volte molto animatamente per sostenere con passione il proprio “punto di vista”, la propria idea, ed è di uguale bellezza vederla uscire “sconfitta”  perché probabilmente  non era la migliore, la più adatta, la più realizzabile.

E sposare senza filo di rabbia o rancore la tesi che magari s’era combattuta sino a poco prima.

E’ straordinariamente bella la vita politica, la sezione, gli organi di partito, le riunioni affollate o con quattro gatti, il profumo della colla sui manifesti appena attaccati, la relazione che non finisce mai, che stanca o dà la carica, gli interventi sul “nulla” e quelli che costruiscono il nostro futuro, il futuro dei nostri figli, del Paese.                                                                                                                                                        Mi verrebbe da dire, per concludere, “siamo una squadra fortissima” ma forse è una frase che hanno già usato in troppi.

Però non riesco a trovare niente che possa dare l’idea, niente di più vero.

La storia continua, va avanti, NOI e il PSI , noi che siamo del PSI, noi che abbiamo la responsabilità di non tradire le nostre radici, i nostri principi.

Noi che siamo la storia, Noi che non siamo una moda.

NOI del PSI”, sempre a spasso sui nostri pensieri, sui nostri desideri, sui nostri dispiaceri.