Costrinsero l’Amministrazione Comunale a far slittare di 30 giorni il pagamento della tassa. Una una penale ridicola: 20 euro.

tari2017Cronaca/ di Redazione.

Galatina – Finalmente svelato il mistero sullo slittamento di 30 giorni dei termini per il pagamento della Tari. Colpa della Post Service Group a cui tramite negoziazione diretta sul Mepa del Consip era stato assegnato il servizio di raccolta, recapito e rendicontazione degli avvisi di pagamento della TARI.

Negoziazione diretta , come detto la procedura, e quello dell’offerta più vantaggiosa il criterio di aggiudicazione. Invitate venti aziende del settore, prezzo base di offerta 4.940 euro + IVA per una consegna stimata di 13.000 avvisi.

Ad aggiudicarsi la gara è la Post Service Group di Bari con un ribasso da far girare la testa, ben il 43% , con 2,860 euro + IVA si aggiudica il servizio. Ribasso non ha mai significato qualità del servizio..anzi. Chissà quando “colà dove si puote” si decideranno a stabilire quale unico criterio di aggiudicazione quello delle sole migliorie al capitolato di gara?

In ogni caso i bollettini da ritirare per la consegna sono a disposizione dell’azienda due giorni prima della chiamata per la consegna come da contratto. Dal giorno della consegna possono decorrere massimo 8 giorni per il loro recapito. Entro il 12 giugno il recapito doveva essere ultimato. Il pagamento della prima rata era stato fissato dall’Amministrazione Comunale come si sa per il 16 giugno.

Bella tempistica anche da parte degli uffici comunali preposti. Solo pochissimi giorni(quattro) prima della scadenza del pagamento i cittadini avrebbero dovuto trovarsi a casa la sorpresa, quella degli aumenti da capogiro,  e raggranellare i soldi per pagare. Per fortuna ci ha pensato l’autolesionismo della Post Service Group a favorire lo slittamento dei termini e dare un po di respiro ai cittadini.

Oltre al ritardo per il recapito di larga parte degli avvisi di pagamento, dopo una verifica con l’ufficio tributi ci si rende conto di aver pagato per 13.000 recapiti mentre i plichi consegnati all’azienda erano stati soltanto 12.264.

Pertanto è stata chiesta la restituzione di 197,54 euro a fronte del minor numero di plichi consegnati oltre ad una penale, non ridete, di ben 20,00 euro + Iva.