Dovrà ora rispondere di violenza sessuale e palpeggiamenti proibiti. 

Polizia ferroviariaCronaca/ di Redazione

Lo scenario, che ricorda uno dei tantissimi film anni 80 di Alvaro Vitali, è uno scompartimento del treno Roma-Firenze. La differenza tra film e realtà è che con lo storico Pierino cinematografico la scena piccante finiva quasi sempre con un ceffone ben assestato in pieno viso, nella realtà finisce, invece, in carcere. Attori un uomo di 64 anni di Soleto e una giovane donna moldava di 23 anni. Lei si distende sul sedile dello scompartimento e complice, forse, la stanchezza si addormenta. Lui, invece, ben sveglio non riesce a resistere alle grazie assopite della giovane e con morbosità ci prova.

Una mano truffaldina si intrufola dentro i pantoloni della donna e palpeggia le sue grazie. Lei si sveglia e comincia ad urlare. L’uomo mette da parte la sua morbosità e si da alla fuga. Dall’ identikit fatto dalla donna alla polizia ferroviaria l’uomo sarà ritrovato ed arrestato alcune ore più tardi nei pressi di Bologna in altro scompartimento. Dovrà ora rispondere di violenza sessuale e palpeggiamenti proibiti.