Day: December 6, 2022

Galatina/Torna per la gioia di grandi e piccini “Il Villagio di Babbo Natale”. Tre giornate ricche di novità e tanto divertimento.

Eventi/di Ass.ne Agorà

Ritorna dopo 2 anni di pandemia a Galatina, in via Umberto I, La 6°edizione del Villaggio Di Babbo Natale nei giorni di 11, 18 e 26 Dicembre.
Tantissime le novità: le vie del centro storico saranno addobbate con dei bellissimi schiaccianoci costruiti interamente in materiale ecosostenibile.

L’Amministrazione Vergine premia l’arch. Miglietta, nominato Dirigente di Urbanistica ed Attività Produttive.

Cronaca/di pietro zurico

Dopo otto anni di condivisione del tetto coniugale Urbanistica e Lavori Pubblici ritornano ad essere separati in casa. A spingere in tal senso la volontà di creare una Direzione in più per fare spazio a new entry, e tanto è stato fatto.

ARPAL- Tac e call center crescono le offerte nel leccese. Sulla Costa Imprese caccia al personale per stagione 2023.

Cronaca/di Arpal Puglia

Tessile-abbigliamento-calzaturiero e telecomunicazioni sono i settori in cui, in questo momento, vi è la maggiore crescita di richiesta di manodopera in provincia di Lecce, rispettivamente +16% e +13% rispetto alla scorsa settimana.

L’89% dei comuni pugliesi è a rischio idrogeologico.per frane ed alluvioni.

Cronaca/di Coldiretti Puglia

In Puglia 9 comuni su 10 (l’89% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, il rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense che aggravano lo stato di salute di un territorio già molto fragile per la cementificazione l’abbandono.

E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale del suolo nel denunciare gli effetti del micidiale mix dei cambiamenti climatici e della sottrazione di terra fertile capace di assorbire l’acqua.

Sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.

Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia – a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.

A questa situazione – sottolinea la Coldiretti – non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili.  Per questo – continua  la Coldiretti – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne.

La sparizione di terra fertile non pesa peraltro solo sugli approvvigionamenti alimentari – sottolinea Coldiretti regionale – una situazione aggravata dai cambiamenti climatici con più di tremila eventi estremi nel 2022, tra bombe d’acqua, violenti temperali e grandinate, secondo analisi Coldiretti su dati Eswd.

Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo attesa da quasi un decennio e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio, afferma Coldiretti nel sottolineare che è comunque positiva la scelta del Governo di investire nella manovra sul “Fondo per il contrasto al consumo di suolo”, finanziato con 10 milioni di euro nel 2023, 20 milioni nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e 50 milioni di euro all’anno nel biennio 2026-2027 previsto dalla manovra. Ma sono anche necessari interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini per l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e usarla quando serve in modo da gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e aumentare la capacità produttiva del Paese, conclude Coldiretti sottolineando che gli agricoltori italiani già oggi sono pronti a coltivare un milione di ettari in più in modo da difendere la capacità produttiva nazionale e la sovranità alimentare del Paese messa a rischio dalla guerra, dalla speculazione internazionale e dal clima che nel 2022 ha causato oltre 3 miliardi euro di danni alle coltivazioni.

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