A differenza degli errori del passato in città, ora è la normativa nazionale ad imporre i parcheggi rosa ed a sanzionare i trasgressori. Perso il contributo ministeriale?

Cronaca/di pietro zurico

Galatina – Approfittiamo dei lavori in corso in città per il rifacimento della segnaletica orizzontale per riprendere un vecchio discorso, uno dei tanti intrapresi e mai conclusi o meglio dire conclusi alla gattopardesca maniera del “cambiamo tutto affinché non cambi nulla”. Parlo dei parcheggi rosa.

Era il 06 dicembre del 2018. I parcheggi rosa non erano ancora previsti come obbligatori, alla stregua degli stalli per disabili, dal codice della Strada. Con fare più propagandistico ed autoreferenziale che sostanziale (benedetta pubblicità e autoreferenza politica) l’allora Amministrazione Amante volle assolutamente istituire l’istituzione dei parcheggi rosa in città che con la delibera di Consiglio comunale n. 57 rese obbligatori con tanto di previsione di sanzione amministrativa pecuniaria in caso di inosservanza.

Solo che “il vigente Codice della Strada – D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e s.m.i. -scrissero in delibera- non ricomprende quali spazi riservati alla sosta di determinati veicoli, quelli in uso alle donne in stato di gravidanza e, pertanto, le gestanti o neo mamme non rientrano tra le categorie di automobilisti per le quali è possibile istituire zone di parcheggio riservato”

Fin qua sembravano essere ancora lucidi. Poi nella ricerca affannosa di legalizzare la scelta si posero addirittura al di sopra della stessa legge dello Stato. Qua la lucidità divenne latitante.

Scrissero, infatti, in delibera che :”Diventa necessario individuare, all’interno degli spazi normativi previsti dall’art. 7 “Regolamentazione della circolazione nei centri abitati”, una soluzione che consenta non solo
l’istituzione dei parcheggi rosa ma anche una soluzione che permetta agli Operatori addetti al controllo di sanzionare gli utenti della strada che non rispettano la segnaletica stradale
“.

La rinvennero in una modifica da apportare al Regolamento di Polizia Locale con cui prevedevano, l’istituzione dei parcheggi rosa demandando agli uffici competenti della disciplina di dettaglio e, in secondo luogo, una sanzione amministrativa pecuniaria da comminare agli utenti della strada che non rispettano gli stalli di sosta adibiti a parcheggi rosa. La Delibera, incredibilmente, fu approvata con 13 voti favorevoli e 2 contrari. Per la cronaca i due unici voti contrari furono dei consiglieri De Pascalis e Spoti.

Ditemi voi quale valore potrebbe mai avere una legge comunale che si pone in contrasto con la legislazione nazionale in materia. Infatti la cosa finì a tarallucci e vino e le povere donne in dolce attesa dapprima festanti divennero poi più arrabbiate di prima.

Dopo tanto attivismo tutto finì nell’obblio e vi rimase anche quando fu emanato il Decreto legislativo n. 121 del 10 settembre del 2021 convertito nella legge n. 156 del 09 novembre dello stesso anno che all’art. 1 comma 3 sancì l’obbligatorietà della destinazione di spazi limitati alla sosta “dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni, munite di contrassegno speciale, denominato “permesso rosa”.

Non solo la cosa non fu più ripresa quantomeno per eliminare quanto incautamente modificato nel Regolamento ma furono persi, per inerzia, anche i finanziamenti relativi all’istituzione dei obbligatoria dei parcheggi in quanto con decreto del 07 aprile del 2022 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile sono state definite le modalità per ottenere la concessione dei contributi in favore dei comuni che hanno provveduto con Ordinanza o Delibera entro il 15 ottobre 2021 ad istituire spazi riservati destinati alla sosta gratuita dei veicoli delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino in età non superiore a due anni.

Si sarebbe trattato soltanto di effettuare la registrazione sulla piattaforma informatica «Contributo stalli rosa», accessibile dal sito del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, compilare l’istanza entro sessanta giorni dalla data di attivazione specificando gli estremi dell’ordinanza o delibera della giunta comunale, con indicazione del numero di protocollo e della data di adozione ed il numero complessivo degli «stalli rosa» realizzati o che si prevedeva di realizzare. Il Ministero ha messo a disposizione 3 mln di euro per il 2021 e 6 mln per il 2022.

Il contributo prevedeva l’erogazione di 500 euro per ogni stallo realizzato per un numero massimo di stalli. Per i Comuni con popolazione dai 20.001 ai 60.000 abitanti, sono previsti un numero massimo di 36 stalli.

Ora, nel rifare la segnaletica stradale in città, nel rispetto delle nuove disposizioni legislative è obbligatorio individuare gli stalli per i parcheggi di cui in oggetto, indicarne il numero ed istituirli con Ordinanza. Atra novità la sanzione per i trasgressori con una multa dagli 87 ai 344 euro.

Il contributo statale, almeno per questi due anni, è volato via. Magari, chissà, potrebbe essere rifinanziato nei prossimi anni e quindi, questa volta, esserci.