Comunicato Stampa di Antonio Antonaci, consigliere comunale Lista “Salute e Diritti”

Non mi riconosco minimamente nei comportamenti e nei modi di fare posti in essere da elementi di questa minoranza in consiglio comunale e non voglio condividere nulla con essa, se così si agisce.

Ho abbandonato l’aula al momento della sospensione della seduta del consiglio proprio per manifestare questo mio dissenso; è stato un atto veramente sofferto per me, poiché sto dando tutto me stesso in rispetto di quel consesso, ma stavolta ho ritenuto necessario dare un segnale.

E lo faccio per tutta la mia città.

I cittadini ne hanno abbastanza di bagarre inutili e deleterie, di lotte legate solo a questioni di rivalsa personale e di ripicche, ne hanno abbastanza di protagonismi portati all’esasperazione e di quei “io” “io” “io” che hanno rovinato Galatina.

I cittadini hanno bisogno che nel loro consiglio comunale si parli seriamente e responsabilmente della soluzione degli enormi problemi che riguardano tutti.

Questo vogliono.

Sinceramente, poi, ne ho abbastanza anche di stare ad ascoltare, per ore e ore, con enorme perdita di tempo e di energie, le esternazioni di chi non vuole accettare che in democrazia si può anche perdere e che, se sta lì, deve stare lì non per odiare, ma per amare; amare Galatina e i Galatinesi, altrimenti è meglio per tutti che si dimetta e lasci il posto ad un altro cittadino più sereno.

Anch’io ho perso le elezioni, ma mi sto dando da fare per costruire e dare comunque il mio contributo, senza livore, invidia, frustrazione ed astio e sono in consiglio a fare un’opposizione costruttiva, equilibrata e seria.

Tre sedute di consiglio comunale sono state fatte e sono state tutte e tre trasformate in una sorta di incubo; le prime due hanno registrato anche attacchi personali alla mia persona, veramente senza ritegno alcuno da parte di chi li faceva, attacchi squalificanti persino la mia figura di medico, ai quali esclusivamente per spirito di servizio, passione per la politica e soprattutto per non abbandonare l’impegno presso con i cittadini sulla salvaguardia dell’ospedale, ho resistito.

Anche nella commissione sulla nostra salute e sull’ospedale, il mio invito alla collaborazione serena e fattiva su un argomento così importante è stato disatteso ed anche la prima seduta di quella commissione è stata trasformata in una specie di “ring”.

Io dico basta, bisogna dire basta, la Politica che serve alla comunità, quella con la P maiuscola e che è mancata per tanto tempo nella nostra città, non è questa.

Chi persegue fini demolitori e personali, intralciando tutta l’azione di chi invece si adopera onestamente per il bene comune, mi vedrà sempre controparte.

Deve essere chiaro.