Cronaca/di Antonio Giovanni De Maria vice segretario vicario Fimmg.

Abbiamo visitato in era pre USCA pazienti contagiosi con DPI inadeguati, guardando con il cuore a pezzi i Colleghi cadere e sentendoci nonostante tutto fortunati, noi che viviamo in regioni alle quali l’epidemia ha dato solo un buffetto.

Ci siamo sobbarcati una reperibilità telefonica ininterrotta che ci ha rovinato pasti, riposo, feste, serenità familiare.
Abbiamo fatto fronte a migliaia di chiamate per le più varie sintomatologie, consci che, fra cento, poteva esserci un malato vero.

Nel frattempo continuavamo a lavorare, seppure con nuove regole, mentre ogni tanto un occhio ci cadeva su articoli al veleno che accusavano di latitanza la medicina di famiglia, ma bisognava masticare Maalox e andare avanti.
Abbiamo fatto sentire la nostra voce di Medici soli, abbandonati da chi doveva fornirci i Dispositivi, proteggerci (ad oggi non abbiamo visto una sola mascherina dataci da Governo, Regione, ASL), ma siamo stati sempre vicini ai nostri pazienti, li abbiamo ascoltati, rassicurati, curati.

Ci hanno chiamato eroi ma noi siamo Medici e abbiamo dimostrato quanto sia valida la Sanità Italiana, quella Sanità disintegrata da politici sempre piú inutili, dannosi, poco lungimiranti.
Medici non Eroi, orgogliosi della nostra professione e fedeli al nostro giuramento, grati al Segretario Nazionale Fimmg Silvestro Scotti ed al Presidente FNOMCeO Filippo Anelli per averci difesi, tutelati e per aver fatto capire l’importanza dei Medici di Famiglia,
unico e primo punto di riferimento di milioni di cittadini italiani e sentinelle della Sanità Pubblica.