Intanto silenziosamente paghiamo. Ma non doveva essere del 5% l’aumento in bolletta per le utenze domestiche?

Cronaca/di p.z.

il 30 aprile è alle porte. Saremo tutti pronti in fila, ordinati e corretti, a fare il nostro dovere. Non è più tempo di proteste (ammesso che qualche fruscio sia stato percepito) è tempo di pagare e quindi mestamente e silenziosamente ci apprestiamo a pagare la prima rata della spazzatura.

Ormai le bollette sono arrivate già tutte (o quasi) nelle nostre case. Abbiamo fatto tutti (o quasi) i nostri bravi conticini e ci siamo resi conto che ancora una volta siamo stati presi in giro.

Il Consiglio comunale aveva approvato, per le utenze domestiche un amento di circa il 5%. I numeri parlano di ben altro. Personalmente posso dimostrare che il mio aumento è stato dell’11%. Atri che ho interpellato parlano di percentuali diverse. Chi del 7, chi dell’8, chi del 9 e via discorrendo e tutti confermano, compreso il sottoscritto, di non aver avuto modifiche nell’ambito domestico rispetto all’anno precedente.

Ed allora? Perché mai questa diseguaglianza di percentuali? Qualcuno avrebbe dovuto avere il dovere di spiegarlo. Auguriamoci, almeno, che qualcuno lo chieda in Consiglio comunale visto che il 29 aprile, giusto un giorno prima del pagamento, ne avremo uno. Personalmente, per quello che possa valere, lo farò negli uffici competenti.

Dicevamo che siamo stati fregati un’altra volta e sicuramente lo saremo ancora. Non è dato di sapere su quali dati sia stato costruito il Piano Finanziario della TARI. Sono le risultanze numeriche di un servizio calcolato per dodici dodicesimi su costi proroga Monteco oppure su parte di questi dodicesimi sono stati applicati quelli del nuovo bando di gara?

Capirete quanto sia importante questo chiarimento perché nel primo caso il calcolo rispecchia quanto realmente dovuto (?) per canone ma occulta, però, il fatto che già qualcuno sapeva o aveva deciso che la Monteco ci sarebbe stata, nonostante la gara in corso, sino al 31 dicembre 2019.

Nel secondo caso, essendo la raccolta e lo smaltimento rifiuti un servizio a richiesta individuale per il quale è prevista la copertura del 100% del costo del servizio, a fine anno si dovrà procedere ad un conguaglio e quindi un ulteriore regalino di buon Natale per i cittadini.

In nessuna delle due ipotesi vi è stata chiarezza e trasparenza e questo ci porta a chiedere se la inspiegabile e incredibile serie di errori commessi dagli Uffici comunali nei bandi di gara siano stati un caso, oppure un artificio, oppure ancora una spaventosa incompetenza tecnica.

Qualunque sia la causa è inconcepibile quanto successo ed ancor più lo è il goffo tentativo di tentare di tener nascosto colpa e colpevole calando una spessa coltre di silenzio sull’accaduto.

La gara è stata rinviata o andata a vuoto per ben due volte e sempre per errori tecnici. Una prima volta perché una delle Società intenzionata a partecipare ha fatto rilevare l’incompletezza della documentazione allegata al bando di gara ed una seconda volta perché la gara è andata deserta pare per condizioni economiche ritenute inadeguate.

Siamo in regime di proroga ormai da 14 mesi e ci ritroviamo ancora al punto di partenza. Ragionevolmente ci sta da pensare che grazie ad una clausola, completamente illegale, che i tecnici e forse anche i politici nostrani hanno stabilmente adottato, ossia l’inclusione della postilla ” vien prorogato sino al ….. ed in ogni caso sino alla assegnazione definitiva del servizio per il quale è in corso un bando di gara” (giusto per liberarsi dai vincoli imposti dalla legge dall’uso del regime delle proroghe) prima della fine dell’anno non si concluderà nulla.

La cosa non è scevra di conseguenze negative per i cittadini. Ricordiamo quanto disse il sindaco Amante subito dopo il suo insediamento ed appena dato il via al bando di gara: “I bandi di gara devono essere fatti nei tempi giusti perchè non dovrà più verificarsi il ricorso alle proroghe”. Poi ne fece un uso sproporzionato.

Diede disposizione sei mesi prima della scadenza della gestione Monteco che fossero predisposti tutti gli atti e carteggi necessari per l’espletamento della gara affinché fosse concluso tutto prima del 28 febbraio 2018.

Aggiunse poi che questa gara avrebbe dovuto rappresentare un sostanzioso risparmio per i cittadini in quanto, tra le linee guida impartite, aveva fatto inserire il principio che avrebbe dovuto essere privilegiato nell’assegnazione del punteggio il fattore economico rispetto alle proposte migliorative.

Bisogna dargli atto che ciò avrebbe costituito effettivamente un buon risparmio ma grazie a questo valzer di errori la Monteco ha continuato a gestire, alle stesse condizioni e costi del precedente e più oneroso appalto, il servizio e continuerà ancora a gestirlo sino a quando non sarà fatta questa benedetta gara.

Si può pensare male o no? Si potrebbe non pensare male soltanto se il tutto fosse andato in malora solo per colpa di errori tecnici ma in questo caso ci sarebbe da chiedersi per quale motivo dopo averlo collocato con abito preconfezionato in quel ruolo non si sia intervenuti per rimuoverlo.