Eventi/di Commissione Pari Opportunità, Campi S.

Cosa succede quando una fervente antifascista scopre che il proprio nonno è stato un fascista convinto? Inizia da qui il viaggio nella memoria, collettiva e familiare, di una delle pagine più controverse della storia d’Italia. Sabato 11 dicembre 2021, alle ore 18.30, nella sala Don Pietro Serio in Piazza Libertà a Campi Salentina, sarà ospite Michela Marzano per la presentazione del suo libro “Stirpe e Vergogna” (Rizzoli).

Dialogherà con l’autrice Eugenio Imbriani, docente di Antropologia culturale all’Università del Salento. L’iniziativa è promossa dalla Commissione cittadina per le Pari Opportunità del Comune di Campi Salentina.  E proprio Campi è la città di origine della famiglia dell’autrice la cui storia è nella narrazione del libro.

Tra romanzo e memoir, “Stirpe e Vergogna” è un libro dalla voce schietta e incalzante, che pur sospendendo il giudizio non smette di interrogarci e di invitarci a coltivare la memoria, perché “solo così si può sperare che certe cose non accadano più”. Michela Marzano intreccia il passato familiare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare.

Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, tra il nonno Arturo e il nipotino Jacopo, l’autrice ridisegna il percorso che l’ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni: il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l’Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (così pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, mettendo in luce la rimozione collettiva dell’humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici.

Michela Marzano vive a Parigi dal 1999, dove è arrivata dopo un dottorato di ricerca in Filosofia alla Normale di Pisa con Remo Bodei. Attualmente è direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali (SHS – Sorbona) e professore ordinario di Filosofia morale presso l’università Paris Descartes. Fra gli ambiti di ricerca di cui Marzano si occupa o si è occupata, ricordiamo quelli del corpo e del suo statuto etico, l’etica sessuale e l’etica della scienza medica, la filosofia morale specialmente in relazione alle sue implicazioni teoriche nelle norme di comportamento. Dirige una collana di saggi filosofici per le Edizioni PUF. Ha scritto numerosi saggi e romanzi, in italiano e in francese, per diverse case editrici tra i quali “Idda” (Einaudi, 2019) e “L’amore che mi resta” (Einaudi, 2017).