Rubriche/Opinioni/di F. Saverio Schinzari.

Galatina – Si è conclusa con sollievo dei tanti, questa prima fase della campagna elettorale di Galatina che ci porterà al 26 giugno per il ballottaggio tra il sindaco uscente Amante e l’outsider Vergine che ha trovato un buon largo consenso.

Ma è stata, e va precisato, una campagna elettorale avvilente, un dejà vu, una riproposizione di lotte politiche sul piano semplicemente umano e personale e come al solito lontane dalla città e dagli interessi dei cittadini. Di solito quando ci si candida si presentano i programmi. Dove sono ? Molto fumo e niente arrosto, accecati tutti dalla voglia di ” comandare ” ad ogni costo, rispondendo solo agli attacchi personali degli avversari, dimenticando i problemi veri.

Da decenni sempre gli stessi, rimasti tra le mani di amministratori ragionieri, senza infamia e senza gloria. E vorrei porre l’attenzione, tra le cose più urgenti da risolvere sottoponendola su una lente di ingrandimento quotidiana, l’ annosa vicenda del CEMENTIFICIO di Galatina, in cui più volte si è chiesta da parte di associazioni, cittadini comuni, la sospensione di ogni attività di tale struttura, ritenuta INQUINANTE per l’alto tasso di malattie oncologiche sul territorio tra cui quelle polmonari.

Basta farsi un giro nel comprensorio Galatina, Sogliano Cavour, Soleto e Cutrofiano. Su questo, come su altre questioni, i nostri moschettieri aspiranti alla cadrega, sono latitanti e muti. Senza dimenticare l’ospedale. Ostuni ha riaperto il suo nosocomio in un piano di rilancio. E per Galatina…? Sino ad oggi chiacchiere e distintivo.

In queste due settimane che ci separano dal ballottaggio attendiamo invece risposte concrete e tempi certi di eventuali provvedimenti che verranno posti in essere. Come cittadini siamo stanchi di essere presi per i fondelli. Altrimenti meglio andare al mare e che Dio provveda ! E soprattutto BASTA CON LE PROMESSE DA MARINAIO.