Eventi/di Coldiretti Puglia

Va tutelato e rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori.

E’ quanto ha ribadito Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Bari, nel corso del consiglio comunale monotematico a Bitonto sulla realizzazione di un bacino di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.

Coldiretti non accetta che si perseveri con strategie che non tengano in dovuto conto esigenze e bisogni delle comunità interessate. Coldiretti chiede che venga attuato un modello di sostenibilità che tenga conto delle condizioni biofisiche della Puglia e delle sue risorse, fattori di crescita economica fondamentali e insostituibili, a partire dalla piena applicazione della legge contro il consumo del suolo. A differenza di quello che potrebbe sembrare, la sostenibilità non è un modello anti-crescita, ma piuttosto – insiste Coldiretti Bari – un modello che persegue lo sviluppo in modo tale che le risorse vengano rispettate e utilizzate in maniera oculata. Il concetto di sostenibilità si compone di tre elementi distintivi, economia, uguaglianza, ambiente.

Capitolo a parte merita il già grave fenomeno dello smaltimento illecito e incontrollato dei rifiuti nelle campane, con le aree rurali utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, dove al contempo – denuncia Coldiretti Bari – gli imprenditori agricoli sono chiamati a rimuovere i rifiuti sversati da altri a proprie spese, se non riescono a dimostrare di non averli prodotti.

Si tratta di un problema grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni generenon sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, da immondizia a plastica, da elettrodomestici fino a lamine di amianto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile.

Di fronte alle emergenze che si rincorrono – continua la Coldiretti provinciale – occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti ed indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite. Sul piano strutturale – conclude la Coldiretti Bari – occorre salvaguardare le aree a vocazione agricola, evitando l’autorizzazione di insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con i controlli da quelli abusivi.