Eventi/di Astragali Teatro

Martedì 20 dicembre alle 18:30 il Museo Civico del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce ospita un importante appuntamento del  progetto “Dove è più azzurro il cielo” della compagnia Astràgali Teatro, sostenuto dalla Fondazione Puglia (Concorso di idee 2021 – diffusione della lettura tra i giovani in età scolare).

Gli studenti e le studentesse di quindici classi dell’Istituto Comprensivo di San Cesario di Lecce, San Donato e Galugnano riceveranno, infatti, in dono una copia del libro “Marcovaldo, ovvero le Stagioni in città” di Italo Calvino. Il testo è al centro del percorso di promozione della lettura promosso dal progetto e che avrà inizio nei vari plessi scolastici dell’Istituto. La consegna dei libri sarà un momento di festa per studenti e genitori ed avverrà alla presenza degli operatori di Astràgali Teatro, dei rappresentanti dell’Istituto (partner del progetto) e dell’Amministrazione Comunale di San Cesario di Lecce.

Pubblicato da Einaudi nel 1963, “Marcovaldo ovvero le stagioni in città” è un classico nella letteratura per ragazzi. “Aveva un occhio poco adatto alla vita di città”: Italo Calvino descrive così il protagonista stralunato e malinconico del suo romanzo. Con sei figli pestiferi e un lavoro in fabbrica, Marcovaldo è un bambino cresciuto che mal si adatta all’immediato orizzonte di una città fatta di “cemento e asfalto”. Sulla sua bicicletta a motore e “il naso per aria” cerca disperatamente di recuperare un rapporto con la natura, mettendo in atto maldestre strategie per trovare angoli di paradiso naturale tra le strade della metropoli. Marcovaldo, per Calvino, nasce dalla sfida di utilizzare la forma del racconto breve per affrontare temi importanti, come il delicato passaggio dalla società contadina a quella industriale e il nostro rapporto, spesso difficile, con la natura. Il viaggio in città di Marcovaldo si trasforma in un percorso singolare dove anche le cose più banali e normali assumono una piega bizzarra e inaspettata. Ecco allora che uno sbuffo di vento o la luce al neon di un’insegna pubblicitaria divengono espedienti di un modo non scontato e forse più profondo di guardare al mondo. L’ingenuità di Marcovaldo, bambino cresciuto e perennemente fuori luogo, è la sua capacità di resistere nonostante tutto, nel disperato tentativo di recuperare un rapporto con una natura meravigliosa e forse irrimediabilmente perduta.