Secondo il Dirigente essere Comune Capofila di Ambito porta solo fastidi e problemi. Poi ha spiegato all’assise come l’aritmetica è un’opinione.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Ogni Consiglio Comunale, qui a Galatina, insegna sempre qualcosa di nuovo. Quello odierno è stato addirittura ricco di insegnamenti. Innanzi tutto abbiamo imparato che una minoranza , diciamo un 10-15%  è preponderante nelle scelte da adottare in un consesso collegiale.

Poi abbiamo imparato che il passato non ha insegnato niente e che con indomito spirito sadomaso in tanti continuiamo a perpetrare errori già fatti in passato di cui stiamo ancora pagando le spese.

Abbiamo infine imparato che se in qualsiasi ambito non abbiamo un capofila diverso dal Comune di Galatina la cosa non ci piace, anzi la evitiamo, procura fastidi e lavoro.

Andiamo con ordine. Superiamo le interrogazioni consiliari sennò ci dilungheremmo troppo. Segnaliamo soltanto che il Presidente del Consiglio finalmente ha capito, regolamento alla mano, che dare una risposta scritta ad una interrogazione non è sufficiente, la stessa deve essere letta anche in Consiglio con replica del consigliere interrogante.

Gli insegnamenti ci son cascati addosso tutti quanti nel terzo argomento all’ordine del giorno ossia l’approvazione dello schema di convenzione per la gestione del servizio di distribuzione del gas nell’ambito “Lecce 2 Sud”.

Di cosa si tratta? Si tratta di dare attuazione ad una disposizione ministeriale del 2011 che in ossequio ai criteri di maggiore economie di scala, aumento di efficienza operativa, economicità, concorrenza e contenimento dei costi aveva deciso di dividere l’Italia in 177 ambiti e che ogni ambito si eleggesse un Comune capofila che avrebbe provveduto a stipulare un contratto unico per tutti i Comuni dell’ambito per l’erogazione del gas.

Lecce è stata divisa in due Ambiti,  “Lecce 1-Nord” e “Lecce 2-Sud”. Galatina è stata inserita in quello dell’Ambito Lecce 2-Sud” insieme ad altri 69 comuni. Questa sera abbiamo appreso che l’Ambito ha già eletto comune capofila Maglie. La stranezza sta nel fatto che nessuno sa quanti Comuni abbiano già aderito all’Ambito firmando la Convenzione. Sembrerebbero ancora pochi però la stranezza sta proprio nel fatto che il 70% dei Comuni avrebbe già votato Maglie comune capofila ancor prima di aver firmato la Convenzione di adesione.

Facile capire come su questa situazione e sulla mancanza di risposte adeguate su come ad esempio opererà questa Convenzione al momento in cui si faranno i ragguagli costi/benefici che ogni Comune riceverà in proporzione a quanto ogni singolo Comune ha già realizzato a proprie spese rispetto ad altri che avranno bisogno di interventi strutturali per essere adeguati. Su questo hanno insistito i consiglieri De Pascalis, Spoti e Pulli.

A tutti e su tutto ha distribuito pillole di saggezza il Dirigente del Territorio e Qualità dell’Ambiente Miglietta secondo cui consociarsi  all’Ambito è un obbligo ma non ha saputo indicare, su richiesta specifica del consigliere Spoti,  la fonte di detto obbligo. Ha inoltre spiegato (bontà sua) come un subcompartimento rappresentativo di appena 43.000 abitanti sarebbe stato preponderante nelle assemblee dei sindaci rispetto al restante 75-80% .

Poi è giunta la chicca finale del Dirigente allorché ha spiegato che essere Comune capofila costituisce solo e soltanto un “impiccio” perché comporta lavoro, impegni, e doveri in più mentre con quel 10%……. Capito perché non voleva o non era di suo gradimento che Galatina potesse almeno tentare di ricoprire quel ruolo?

Non ci ha, però, spiegato perché mai Maglie ha fatto salti mortali e magari anche carte false per poterlo avere. Ma si sa a Maglie secondo il “verbo” di Miglietta son tutti masochisti perchè noi, gran drittoni di Galatina, sappiamo come comandare, insieme a Galatone, con il 10%.

Caduti nel vuoto gli appelli delle minoranze a cui non ha partecipato la consigliera Carrozzini, assente Sabato, nel tentativo di far ritirare momentaneamente la Convenzione al fine di studiarla più approfonditamente, di capire meglio cosa fosse successo, chi abbia partecipato alle assemblee e se qualcuno vi ha partecipato e poi, magari, affrontare il problema con maggiore cognizione di causa. Maggioranza contraria alla proposta e quindi approvata la Convenzione con 10 voti favorevoli, 1 astenuto (Carrozini) e 4 contrari (Spoti, Pulli, De Pascalis, De Paolis).

Il passato ci ha insegnato, purtroppo ben poco. La “gatta frettolosa fa i gattini ciechi” ha ricordato in aula il consigliere Spoti proprio come successe con l’atto costitutivo della C.S.A. quando la cecità politica, anche da parte di qualcuno che oggi ricopre l’incarico di assessore, ci portò ad affidare il comando e la gestione totale della Società, di cui il Comune teneva il pacchetto di maggioranza, alla minoranza con una clausola che sanciva che nessuna iniziativa economica e gestionale avrebbe potuto essere intrapresa senza il consenso preventivo della minoranza. Non seppero leggere o non vollero leggere.

E lo misero pure per iscritto. Inutile dirvi, visto che le stiamo pagando sulla nostra pelle, quali sono state le conseguenze di quell’atto e di quella scarsa riflessione politica su cosa stavano per fare.

Nel prosieguo approvato anche lo schema di Convenzione per la partecipazione alla Costituzione della rete dei Comuni per Atenna Pon Ricerca ed Innovazione. Trattasi di una rete di Comuni, per il momento con soli 14 aderenti in tutta la Puglia, ma che ha già eletto un Comune capofila: Gioia del Colle.

Secondo il consigliere De Matteis (Andare oltre), relatore dell’iniziativa, si tratterebbe di un'”antenna” direzionata sui fondi strutturali della UE per intercettare quelli nell’ambito della Ricerca e della Innovazione. Una volta intercettati darebbe comunicazione e diffusione ai Comuni aderenti.

In sintesi ci stiamo affidando ad altri per fare ciò che dovremmo fare da soli ossia vigilare su ogni fonte di finanziamento, di qualsiasi origine e provenienza, per intercettarlo. Sempre secondo il consigliere De Matteis questa rete di Comuni apporterà notevoli benefici economici al nostro comune anche se per il momento l’unica cosa certa è che questa adesione, approvata con Gioia del Colle già Comune capofila, ci costa un prezzo di adesione di 500 euro l’anno. Approvata con 12 voti favorevoli (Maggioranza più Carrozini e Pulli), 1 astenuto Spoti, 1 contrario, De Paolis.

Approvata anche la variazione di bilancio di previsione per far posto al pagamento ai dipendenti comunali di quanto previsto dall’applicazione del nuovo CCNL degli Enti Pubblici per il triennio 2016/2018. Accordo firmato tra le parti il 21 maggio e che entrava in vigore entro i 30 giorni successivi. Essendo stata accantonata negli esercizi 2016 e 2017 solo una parte dell’effettiva consistenza degli aumenti e dovendo adeguare per il 2018 i conferimenti in bilancio si è resa necessaria una variazione con relativo assestamento.

Due le stranezza su questo argomento. La prima è che l’accordo è stato firmato il 21 maggio, è entrato in vigore il 21 giugno e pur essendoci stato un consiglio comunale il 25 giugno la variazione di bilancio ed il relativo assestamento è stato portato in consiglio ieri dopo ben oltre 60 giorni.

La seconda è quella che a volte basterebbe dire “ho sbagliato”, “è stato un errore” e tutto suppongo si risolverebbe serenamente e tranquillamente piuttosto che urlare (a torto), sovrapporsi a chi sta parlando (e proprio lei che le regole le deve far rispettare non dovrebbe mai farlo), e principalmente intestardirsi nel pretendere di aver ragione come se l’incarico istituzionale ricoperto doni il crisma dell’infallibilità e la pretesa a dover aver ragione ad ogni costo.

Non crede, Presidente, che anche i comuni mortali seduti sulla gradinata della sala consiliare abbiano il diritto di ascoltare e capire quel che si dice senza che vi siano sovrapposizioni di voci che non fanno capire nulla? Ecco questo è quello che lei ha fatto battibeccando con il consigliere Pulli per non aver voluto ammettere che ha sbagliato, che è stata una dimenticanza il non aver inviato ai consiglieri comunali (che lei dovrebbe rappresentare nella loro totalità ma che ogni tanto dimentica) i due allegati relativi alla variazione di bilancio sugli aumenti salariali.

la variazione è stata approvata con 11 voto favorevoli (Maggioranza più Carrozini) e 2 astenuti (Pulli e De Paolis). De Pascalis e Spoti si erano allontanati in precedenza dando comunicazione al Presidente.

Approvato anche l’ultimo argomento all’ordine del giorno sull’Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri di esercizio finanziario senza alcun dibattere ne contendere con 10 voti favorevoli e n.2 astenuti (Carrozini e De Paolis)