Mille euro di luce in un bimestre per la sede dei Servizi Sociali. Immobili chiusi che consumano energia elettrica, continuiamo a pagare utenze di chi ad intestarsi i contatori non ne vuol proprio sapere.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Consumi telefonici ed energetici sono una vera e propria giungla dalla quale sembra, almeno per i nostri amministratori, sia assai difficile districarsi per venirne fuori.

Sarà cattiva volontà e forse impossibilità o magari incompetenza, in ogni caso qualsiasi sia il motivo gli sprechi sono enormi ed in alcuni casi si tratta di palese mancanza volontà o superficialità.

Attenzione non stiamo parlando di costi ne di abbattimento dei costi stiamo soltanto parlando di abbattimento degli sprechi.

Abbiamo più volte segnalato evidenti situazioni di abnormi consumi nei vari uffici comunali ma l’argomento sembra interessi poco ai nostri amministratori. In fondo fin quando Pantalone paga e tace che la festa continui

Uno tra gli ultimi esempi sotto mano è una bolletta di Enel Energia della sede dei Servizi Sociali di via Montegrappa. Si badi bene solo Servizi Sociali e non ATS o Protezione Civile che pur alloggiano nello stesso stabile ma con utenze diverse.

Ebbene con la fattura n.003013453703 del 04 marzo 2019, presumibilmente riferita al bimestre dicembre-gennaio, Enel Energia ha chiesto il pagamento della somma di euro 987,20. Non ce che dire circa mille euro di consumi energetici in un solo bimestre in una sola Direzione. Altro che mi illumino di meno. Sicuramente saranno particolari poco noti all’assessore Palumbo, e non per cattiva volontà, ma ritenendolo persona accorta e attenta a tutte le sfaccettature che riguardano il suo campo di azione, riteniamo che da oggi in poi riserverà un’ attenzione maggiore anche a questi aspetti un po trascurati.

Non sono soltanto gli sprechi propri l’unica voce che gonfiano le spese correnti del nostro bilancio. Sono anche le numerose bollette che impropriamente ed anche illegittimamente vengono imputate su capitoli tipo “Utenze impianti sportivi comunali concessi in gestione” oppure “Utenze Polo Bibliomuseale” per fermarci ad alcuni casi, ma che potremmo estendere a tantissimi altri.

Già è difficile concepire che esista un capitolo di bilancio che parli di “Utenze di impianti sportivi concessi in gestione” in quanto qualsiasi impianto concesso in gestione prevede nel contratto, prima della consegna delle chiavi, che sia depositato il contratto di voltura delle utenze e quello di assicurazione.

I nostri tecnici comunali, chiaramente ben supportati se non verbalmente autorizzati in tal direzione, vanno ben oltre perché addirittura continuano a pagare le bollette che provengono da ogni immobile o impianto dato in gestione.

Così è per la palestra di via Montinari per la quale l’importo di 240,86 euro provenienti da consumi energetici del bimestre dicembre-gennaio sono stati liquidati ed imputati per l’appunto al capitolo suddetto. La Determina di liquidazione delle somme è la n.184 del 18 marzo. Ma quanto detto per la Palestra di via Montinari vale anche per quasi tutti gli altri impianti sportivi dati in gestione.

Sono state riprese quelle somme illegittimamente anticipate? Dirigente Miglietta, Assessore allo sport può darci certezze in merito?

Poi abbiamo i paradossi, le situazioni inspiegabili perché assurde. Si consuma energia elettrica anche in locali apparentemente chiusi. Sarà autocombustione? Il Cavallino Bianco ad esempio ha pagato (stesso bimestre) circa 240 euro di luce chi e perché l’ha consumata? Anche l’ex Tribunale ha utenze attive che producono inutili sprechi.

Con la Determina n. 96 del 18 marzo 2019, la funzionaria responsabile del settore del Polo Bibliomuseale ha dato disposizioni di pagamento della bolletta Hera com per consumi energetici. Anche qui si cade nel paradosso rasentando il ridicolo. Scrive la dott.ssa Masciullo che il “Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti, sito all’interno del Palazzo della Cultura “Z. Rizzelli”, in via Cafaro n. 2, è stato concesso in comodato d’uso in favore dell’Associazione “Art and Ars Gallery” (…) per la durata di anni tre e, al contempo, è stato approvato il relativo schema di convenzione e nella surriferita convenzione è previsto, tra l’altro, che alle utenze deve provvedere l’Associazione comodataria suddetta, con oneri a suo carico”

Scritto ciò cosa fa? Determina “Per i motivi espressi in narrativa (…) di liquidare e pagare in favore della ditta HERA COMM S.r.l. l’importo complessivo di € 332,28 IVA inclusa”.

E dove va ad imputare detta somma? Voi penserete a qualche capitolo tipo “anticipazioni su….” ed invece no, viene imputato su ” Utenze e canoni Biblioteca e Museo”

Ora la cosa sarebbe concepibile e forse anche passabile se i Bollenti Spiriti fossero in quella sede da due, tre mesi . I Bollenti Spiriti ci stanno da anni in quei locali e questa storia, per l’appunto, va avanti da anni illegalmente. Ma come abbiamo già detto questo è solo un esempio perché nelle stesse condizioni si trova tutto ciò che l’Amministrazione ha assegnato in gestione con obbligo di intestazione delle utenze. Nelle stesse condizioni stanno pure i canili municipali i quali nonostante abbiano già subito in passato la sopensione dell’erogazione di energia elettrica per la pluriennale morosità del Comune (sanata con la transazione da 1 milione di euro) anche con il riallaccio dell’utenza il contatore è rimasto intestato al Comune……E sono oltre tre anni che l’ANTA gestisce i canili comunali.

A proposito di canili, giusto per rompere la monotonia, la loro gestione è in regime di proroga, di bando di gara non se ne sente parlare, …quante altre proroghe intendete fare? E giacche siamo passati in tema di proroghe a catena e siccome siamo prossimi al 31 marzo che ci dite della gestione dello IAT?