Lettere/ di Carlo Congedo

Direttore,

volevo complimentarmi con Lei per i diversi articoli che ha inserito sul suo giornale, sempre attenti e scrupolosi sulle questioni cittadine.

Le faccio notare come persiste una mancanza del decoro urbano a termine di eventi di ogni genere. Piazza San Pietro, biglietto da visita della città, è continuamente presa d’assalto da transenne che vengono depositate sulla facciata della Chiesa. Chi di competenza è presente? Possiamo considerarli eventi che portano beneficio alla città?

Saranno presenti in città altri appuntamenti con personaggi noti senza autorizzazioni, senza coordinamento sicurezza,etc… come ha sottolineato nei diversi articoli?

Un cordiale saluto

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Eg. sig. Congedo

ormai non mi meraviglio più di nulla in questa città. E’ saltato ogni ordine, ogni equilibrio, ogni gerarchia e le risultanze sono ben visibili. Ognuno fa come vuole e ciò che vuole, tranquillamente ed impunemente.

Oltre a quanto già segnalato faccia una passeggiata nel tratto di via Vittorio Emanuele tra la Chiesa Madre sino a via Garibaldi. Vedrà cosa stanno combinando con il ripristino del basolato gli operai che stanno lavorando per conto EAAP.

Assessore, Dirigente, Funzionario, Soprintendenza completamente assenti. Completamente assente ogni elementare controllo.

Manifestazioni pubbliche prive di ogni elementare misura di sicurezza eppure abbiamo pagato 3.500 euro un tecnico perché elaborasse un piano sicurezza che non è rispettato da nessuno.

Locali privi di cucina che vendono cucinato senza che nessuno controlli la provenienza del prodotto ed il rispetto della normativa igienico sanitaria.

Insomma, siamo in pieno Far West con una manciata di piccoli personaggi nella veste di amministratori che giocano a fare i protagonisti e primattori di cosa non si sa, mentre la città continua a sprofondare sempre più nella melma lasciando i problemi (Quartiere Fieristico, ex Tribunale, Vendita Immobili, milioni di euro di crediti verso vari Ministeri, crediti verso Provincia-Camera di Commercio per mutuo Ente Fiera etc.) a marcire nell’oblio. Ma cosa volete che siano rispetto a qualche sfilata, qualche selfie, e presenzialismo autoreferenziato in nome di una cultura, un turismo martoriato e seviziato anche nella sua più lata interpretazione. Ricambio i suoi cordiali saluti. (p.z.)