Cronaca/di pietro zurico
L’iniziativa in oggetto è dell’Amministrazione comunale che tramite la Delibera di G.C. n. 204 del 12/05/2023 ha rivolto un appello alle imprese locali teso alla ricerca di risorse economiche per assicurare la realizzazione delle iniziative tese alla “valorizzazione turistico culturale della Città“.
Il fine dichiarato è quello della “valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio e delle sue risorse storiche e culturali, del consolidamento della sinergia pubblico-privata e della crescita
dell’attrattività della città al fine di generare favorevoli ricadute per l’intera comunità ed al contempo conseguire maggiori risparmi di spesa“.
La programmazione verso la quale saranno indirizzate dette risorse è quella legata a specifici momenti dell’anno come la Rassegna “Kalìa Athina” che si ripete nel periodo della Primavera, dell’Estate e del Natale della Civetta oltre al Carnevale Galatinese ed altre similari.
Dunque promozione del territorio e risparmio risorse di bilancio. Sono i temi che emergono da questa iniziativa dell’Amministrazione comunale fatta di buone intenzioni a cui aggiungeremmo, quale suggerimento, se non fosse anche il caso di prevedere sponsorizzazioni finalizzate, ossia dare la possibilità allo sponsor di scegliere (qualora abbia preferenze) quale manifestazioni intende sponsorizzare. Si eviterebbero situazioni poco piacevoli che, a volte, si sono verificate con questo tipo di iniziative.
Inoltre visto che il Comune, già nei casi economicamente meno impegnativi, concede quasi sempre patrocinio comunale, uso gratuito di strade e piazze, servizi, energia elettrica e spesso anche parti di immobili comunali, di pensarci un po’ su se non fosse il caso, per tutte quelle manifestazioni con irrisorio impegno di risorse economiche proprie, di inibire la possibilità di ricorrere in proprio a sponsorizzazioni e contributi privati di vario genere soprattutto poi se usufruiscono anche di contributo economico comunale. Diversamente rinunciassero a strade, piazze, patrocinio, contributo etc…
Diverso naturalmente il caso in cui trattasi di manifestazioni di alto valore artistico e culturale, con impegno di notevoli risorse finanziarie da parte degli organizzatori e magari con ingresso gratuito o a prezzo politico. E soprattutto senza vendere o far vendere nulla sotto forma di “cultura”…enogastronomica.