Lettere/di F. Saverio Schinzari

Ascoltando o leggendo i programmi dei vari contendenti in queste imminenti elezioni comunali a Galatina, sino ad oggi ho sentito solo belle parole, promesse e chiacchiericcio pre elettorale del dejà vu, che pongono alcuni interrogativi se da trenta anni numerosi problemi attendono la soluzione languendo nei cassetti degli amministratori.

Annosi enigmi irrisolti e qualcuno si chiede se anche queste ultime promesse galatinesi saranno in grado di portare a soluzione le varie questioni sul tappeto da tempo ed in che tempi. Tempi, tempi duri.

Molti anni fa in alcune aziende c’era la figura dell’esperto in tempi e metodi, colui cioè che doveva controllare i tempi ottimali massimi per produrre un prodotto finito. Nel nostro caso il garante dovrebbe essere il candidato sindaco che uscirà vittorioso dal responso elettorale. Ma di tempi certi non ne abbiamo sentito parlare alcuno.

Vaghe promesse, e il solito linguaggio politichese che è tutto e nulla. Ecco, qualcuno ha affermato che Galatina non ha bisogno di un libro dei sogni ma di un programma di immediata realizzazione. Come recitava una vecchia pubblicità, “noi non vendiamo sogni, ma solide realtà “. Ci dicano quali sarebbero le priorità per costoro ed in che tempi intenderebbero risolverle e con quali denari, ammesso che ci siano le monete.

Il resto parrebbero parole buone per tutte le stagioni da buon parroco alla Don Camillo. Transizione ecologica. Cosa vorrebbe dire per Galatina ? Quali i contenuti ? Nuovi pannelli fotovoltaici forse su terreni che invece andrebbero utilizzati per coltivazioni dirette e da anni abbandonati ? Recupero del quartiere fieristico ? Quando e come ? Nuovo mercato settimanale con zona da anni e anni assegnata ma fatti scadere i vincoli urbanistici ? E quando ? Zero tituli nei cosiddetti programmi elettorali. Non ne parla nessuno. Ricordo a tutti lor signori che il rischio ASTENSIONISMO sotto questi chiari di luna è altissimo e le promesse hanno le gambe corte. Repetita iuvant !