Cronaca/Attualità/di Redazione

Da queste pagine abbiamo condotto per anni una battaglia, a volte anche aggressiva, affinché, come evidenzia lo stesso sindaco Amante, l’azione degli amministratori locali, non si riducesse sempre e soltanto ad una semplice ordinanza (salva fondoschiena) ma che vi fossero interventi concreti per far rimuovere, o rimuovere (addebitando i relativi costi) dal suolo cittadino gli ex distributori di benzina con autorizzazioni scadute.

Un primo successo riuscimmo a vederlo con la rimozione della struttura metallica di Piazza Alighieri (che era stata fatta diventare dalla maleducazione civica un deposito di rifiuti) e la contemporanea bonifica del sottosuolo. Nessun risultato, invece, per la struttura di via XX settembre, situazione complicata anche dal fatto del sopravvenuto fallimento della ditta proprietaria dell’impianto.

Abbiamo continuato questa battaglia sino a pochi giorni fa, sino alla lettura della Determina con cui abbiamo finalmente preso atto che erano stati assegnati i lavori per la rimozione dell’impianto.

Oggi 17 giugno, diamo a Cesare ciò che è di Cesare, finalmente dove altri avevano fallito è riuscita l’Amministrazione Amante, e quell’ammasso di ferraglia è stato rimosso.

Quello che però non riusciamo a capire è il perché sia stato effettuato un intervento a metà. A far brutta mostra di se stessa ed a deturpare il decoro urbano di quella parte della villa stazione che si affaccia su via Trieste non c’era il solo ex distributore di benzina ma anche un’edicola chiusa da anni e sicuramente con le relative licenze scadute e quant’altro poteva un tempo giustificare la permanenza di quella struttura sul suolo pubblico.

Perché non è stato fatto obbligo al proprietario della rimozione della stessa o in alternativa procedere alla rimozione forzosa? Oltretutto una volta deciso l’apprezzato gran passo di restituire alla Villa Stazione, anche con lavori di maquillage vegetale, un aspetto gradevole e decoroso risulta incomprensibile essersi fermati senza aver completato l’opera.

A meno che, come successo per l’ex distributore, non sia tra i progetti di imminente esecuzione anche la rimozione dell’edicola soprattutto perché in questo caso non insiste nessun “imbrigliamento della burocrazia” da rimuovere per l’assessore Tundo ed il consigliere comunale Tundo e tutto dovrebbe essere molto più semplice, basterebbe la sola buona volontà.

Vedremo Villa Stazione presto sgombra anche di quell’altra bruttura? Stupiteci una seconda volta.