Lettere/di Lorena D.

Spett.le Direttore,

il 15 luglio scadono i termini per pagare le bollette dei rifiuti e ad oggi, 13 luglio, non ho ancora ricevuto la bolletta. Così come credo tanti cittadini di Galatina.

Lei l’ha ricevuta? Siccome è una cosa che ormai si ripete da anni, forse è il caso di intervenire seriamente sugli uffici e licenziare i colpevoli dei ritardi?

Di chi è la colpa? Che senso ha mettere una data come come scadenza se poi sono gli uffici sono i primi a non saper rispettare le scadenze?

Ma la cosa ancora più grave è il silenzio delle forze di opposizione, praticamente INUTILI. E nessuna notiza da parte dell’Assessore all’Ambiente.

Che schifo questa politica! Ci troveremo in piena pandemia a fare la fila, numerosi, a pagare le bollette in posta o in banca. VERGOGNA!!!

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Sign.ra Lorena,

io Avvisi e relative bollette da pagare le ho ricevute. Le ho ricevute sabato, 11 luglio. Diciamo in extremis ma le ho ricevute.

Devo dirle che alla ricezione e successiva apertura della lettera sono rimasto colpito da un paio di cosette. La prima è che la busta contenente l’intero malloppo non recava alcuna datazione di consegna. Ne quella al cittadino destinatario ne quella di ricezione da parte dell’operatore postale.

Ormai è diventato un abuso consolidato ed il peggio è che il tutto avviene senza che nessuno, AGICOM compresa, intervenga per porre fine a questo abuso.

Come farà il cittadino a dimostrare se ha ricevuto la missiva prima o dopo il 15 di luglio?

La domanda ha una sua logicità visto che dal Regolamento comunale per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale-Componente TARI si evince che è prevista una sanzione per ogni giorno di ritardo successivo a quello del pagamento non effettuato.

Ne vale il paravento con cui l’Amministrazione comunale usa ripararsi dalle proprie eventuali responsabilità affermando che il cittadino che non ha ricevuto l’avviso ha il dovere di recarsi presso l’ufficio comunale specifico per farselo consegnare. Il cittadino, tramite la gara effettuata dall’Amministrazione comunale, lo ha pagato
il servizio di consegna a domicilio , ed ha il diritto di pretenderlo. E’ compito dell’Amministrazione vigilare affinché il disservizio non diventi cronico perché cronico lo è diventato.

La seconda cosa che mi ha colpito è che l’Avviso di pagamento a me intestato porta quale data di elaborazione il 03 giugno 2020. Poi, oltre ai bollettini, vi è un ulteriore Avviso della funzionaria responsabile del settore dott.ssa Arrivabene.

Ripete le date di scadenza, dove rivolgersi per chiarimenti ed informazioni, ciò che prevede il regolamento per i ritardatari etc. Insomma tutte quelle disposizioni regolamentari che poi sono le stesse di ogni anno e che ogni anno vengono ripetute: per capirci roba da copia ed incolla. Guardo la data dell’ Avviso della funzionaria e leggo 23 giugno 2020. Sono trascorsi ben 20 giorni dal giorno in cui il ruolo era già bello e la nostra funzionaria firma il suo Avviso.

Non sappiamo quando l’intero plico sia stato consegnato all’operatore della distribuzione, il quale per imbustamento, smistamento e consegna avrà avuto, nella migliore delle ipotesi, 18 giorni a disposizione.

Sig.ra Lorena, io ho esposto i fatti attenendomi alle carte, ora lascio a lei ed ai lettori trarre le conclusioni. (p.z.)