Rubriche/di Luigi Mangia

Per la nostra città, la rigenerazione urbana è stata una grande opportunità, perché ha favorito il recupero, la ristrutturazione del borgo antico. I proprietari dei palazzi e delle case, si sono mossi con intelligenza e non hanno incontrato difficoltà, perché hanno incontrato imprese preparate e specializzate.

Grazie a loro Galatina è rinata e c’è stato anche un notevole interesse di stranieri, i quali hanno comprato e ristrutturato palazzi nel borgo antico della città. La rigenerazione urbana, però, non ha avuto la forza di evitare la chiusura di molte attività commerciali, alla crisi, infatti, non ha resistito neanche la storica ‘’merceria Carratta’’.

Di giorno, il borgo è spopolato. Si sentono poche voci, mentre si apprezzano i profumi di cucina delle nonne rimaste ad abitare nel centro storico della città. La notte cambia tutto. Il borgo antico si anima: non c’è una piazza vuota, un tavolo libero. Si mangia, si beve, ci si incontra, si racconta il passato, il piacere di essere tornati per vacanza.

La lontananza è nostalgia della città in cui ritrovare il piacere delle notti d’estate, della luna coi capelli corti, ghiotta di anguria, come quella senza semi coltivata nelle terre di Collemeto. Il modello B&B degli imprenditori galatinesi, è valido e ha la forza di intercettare la domanda di un turismo di chi si muove per fare vacanza tranquilla, per trovare la serenità interiore, per voltare le spalle allo stess della vita caotica, della grande città.

Un turismo, quello del Salento, leggero a zero energia. La mente ha bisogno di sentire verde, di animare e iniziare la giornata con il rosa della luce al sorgere dell’alba, di aprire gli occhi e lasciarsi andare liberi nell’orizzonte dell’azzurro cielo senza fine, di scoprire i profumi dei fiori che disegnano emozioni di felicità, di sentire sul viso l’aria, nel palato, il suo sapore infine di muovere i piedi seguendo il canto degli uccelli senza avere la sensazione dello smarrimento.

Nella natura c’è la salute dell’anima. Ce lo insegna ancora il grande poeta Lucrezio nell’opera ‘’De rerum natura”. Il paesaggio è la nostra moneta con cui vincere la sfida e soprattutto riuscire ad essere leader in un turismo colto e gastronomico. Il modello B&B va bene, ma ha dei punti deboli da superare. Sono il traffico in città, la mobilità e i parcheggi; la mancanza in città dei servizi igienici necessari per la presenza di turisti giornalieri; la mancata e insufficiente cura del verde e dei luoghi del tempo libero all’aperto dove leggere un libro e scambiare parole, infine la cura del borgo antico spesso vandalizzato e trascurato.

La nostra città ha una grande attrazione per l’arte, per la cucina, per la cultura per la bontà e educazione degli operatori del turismo, manca però una cultura rispettosa nell’abitare i luoghi pubblici della città. Il modello B&B se non completa, nei suoi punti deboli, rischia di fare di Galatina una città di cuochi e camerieri precari e magari lavoratori in nero.

Se non manco di cortesia, chiedo ai candidati sindaci: quale è il modello di città felice per il quale chiedono il voto per amministrare per cinque anni?

Attendo con stima