Mercoledì, 17 maggio, presso ex Monastero delle Clarisse, Galatina.

Eventi/di Associazione “Galatina al Centro”.

Nel solco delle attività che caratterizzano l’operato di Galatina al Centro, volto come sempre a trovare spazi ed opportunità alle questioni che riguardano la nostra città, desta interesse lo spazio di approfondimento dedicato al tavolo monotematico Economia e Territorio nel Salento.

Sarà la sala convegni dell’ex Monastero delle Clarisse a Galatina ad ospitare, mercoledì 17 maggio, un seminario sulle Vie dello sviluppo del Salento tra Tradizione ed Innovazione, su quella che è una branca incastonata sul “Masterplan della Terra d’Otranto” con obiettivi e strategie finalizzati al suo sviluppo.

Il progetto, di matrice Unisalento, il cui spettro d’azione abbraccia sinergie territoriali capaci di integrare i vari sistemi produttivi, vedrà l’Università del Salento lavorare al fianco di Comuni e Province, orientando e coordinando investimenti pubblici e privati anche in prospettiva dell’esigenza di mettere in valore le future risorse del PNRR.

Ad illustrare strategie ed iniziative progettuali sarà il Magnifico Rettore dell’Università del Salento, Prof. Fabio Pollice, fautore di un progetto di rilancio della Terra d’Otranto funzionale alla liberazione delle potenzialità di un Salento, da sempre forziere di risorse inespresse.

L’apertura dei lavori sarà preceduta dai saluti introduttivi del presidente dell’Associazione Galatina al Centro, Prof. Michele De Benedetto, e da quelli istituzionali del Sindaco di Galatina, Dott. Fabio Vergine, che in veste di imprenditore illustrerà le iniziative e il “Ruolo del Comune per promuovere lo sviluppo del territorio”.

Si alterneranno al tavolo dei conferenzieri i relatori dott. Pasquale Stefanizzi, direttore finanziario delle Fonderie De Riccardis che disserterà sugli “Ostacoli e le opportunità per lo sviluppo dell’imprenditoria nel Salento” e il Dott. Claudio Scamardella, giornalista, autore de “Le Colpe del Sud” con uno spaccato su “ Il Laboratorio Salento e la Questione Meridionale”.

Un ventaglio di proposte che tra ostacoli da dribblare ed ataviche collocazioni d’isolamento del mezzogiorno, potranno trasformarsi in opportunità: il tutto all’interno di un’identità salentina costruita con proprie forze, competenze e con il proprio cuore.

Un’identità che deve continuare ad affondare le radici nella cultura del territorio, quale consapevolezza delle proprie capacità nel saper amalgamare tradizione ed innovazione, mettendole a sistema.