“E’ giusto chiedergli un avvicendamento con altri professionisti meno coinvolti con un’amministrazione che non c’è più”.

Cronaca/di Comunicato Stampa

Galatina – Ci sono epoche storiche in cui la polemica, il protagonismo personale, la conservazione del piccolo potere sono anacronistiche. Questa è una di quelle. L’Italia in questi anni ha compiuto sforzi incredibili per uscire fuori da due crisi che si sono succedute e che avevano un potenziale di distruzione economico e sociale devastante, la crisi finanziaria e la pandemia.

Le “Zone Economiche Speciali” sono degli strumenti di attrazione degli investimenti ritenuti strategici da tutte le analisi economiche e di sviluppo nazionali. Riguardano le zone industriali, che sono parte pulsante dell’economia di una città, consistono in regole speciali che derogano alle leggi nazionali che servono per convincere ad investire da noi gli investitori esteri.

La mia amministrazione ha subito preso parte ai tavoli di lavoro e sostiene con grande entusiasmo lo strumento. Il nostro lavoro è assoluto ed apprezziamo le iniziative pubbliche che si sono svolte per parlare di questa incredibile occasione, strategica esattamente come il PNRR. Abbiamo apprezzato anche l’entusiasmo del Sindaco Mellone nel comunicare, pubblicizzare e porre all’attenzione pubblica questa bella novità economica per far crescere le nostre zone industriali, le nostre città, le nostre vite.

Nel consiglio di amministrazione di ASI, che è la società partecipata che gestisce le nostre zone industriali, siede un galatinese, il dott. Antonio D’Amico, nominato dall’assemblea dei soci in cui siede anche il Comune di Galatina.

Abbiamo subito cercato un dialogo con lo stesso ma senza risultati evidenti, probabilmente perché insediatosi in altro contesto e con diversi obiettivi.

Ci siamo confrontati con gli imprenditori, vista la delega di questo competente al c.d.a. a rappresentare il Consorzio ASI nei confronti delle aziende insediate nella nostra zona industriale.

Vista la scarsa attività di questo professionista, abbiamo (di concerto con i rappresentanti del Comune di Soleto) iniziato ad interfacciarci direttamente con il Presidente del Consorzio il Dott. Massimo Albanese, rappresentando le criticità della nostra zona industriale e trovando finalmente nel Consorzio un soggetto, se sollecitato, capace di ascoltare, e di proporre dei rimedi sia a questioni ordinarie che strategiche.

Grazie a questa collaborazione, entro il 2023, ad esempio, l’agglomerato industriale di Galatina – Soleto sarà finalmente dotato di un impianto di pubblica illuminazione efficiente e funzionante.

Crediamo che sia giunto il momento di imprimere un’accelerata e a rispettare il nostro mandato per aiutare e sostenere la nostra economia, il nostro export, gli investimenti. Solo così creeremo benessere economico e sociale.

Oggi serve, senso di responsabilità anche nell’avere il coraggio di fare un passo indietro e nel prendere atto che una nuova fase è giunta: lo chiediamo, nuovamente, al dott. D’Amico. Abbiamo il dovere di chiederglielo perché abbiamo tentato di costruire un dialogo e non solo non abbiamo trovato un partner ma abbiamo riscontrato diffidenza e ostilità.

Probabilmente vi è una adesione umana e politica all’attività dell’opposizione: questo non ha senso in un contesto come quello di cui parliamo perché rende la sua attività addirittura dannosa per la città.

Crediamo quindi giusto chiedergli di permettere un avvicendamento con altri professionisti magari lontani da un coinvolgimento umano e politico ad un’amministrazione che non c’è più.