Cronaca/di p.z.

Sono giunte in Redazione alcune foto inviate da cittadini allarmati che ritraggono il camino della Colacem di Galatina mentre emette in aria un fumo grigiastro. Gli stessi così commentano: “Domenica 19 gennaio ore 9.15, ecco la prova probante che il cementificio inquina. Nessuno controlla”.

Abbiamo risposto che ci saremmo informati e cercato di fornire le dovute controdeduzioni da parte dell’Azienda. Abbiamo pertanto chiesto alla Colacem il significato di quel fumo grigiastro che fuoriusciva dal camino del forno, se i filtri fossero in perfetta condizione di funzionamento oppure vi fossero momentanei problemi e quant’altro.

A seguire la risposta che l’Azienda ha fatto pervenire in Redazione e che pubblichiamo nella sua versione integrale.

“Le recenti foto che testimoniano la presenza di vapore acqueo nei gas in uscita dal camino dello stabilimento Colacem di Galatina sono realistiche e rientrano nell’assoluta normalità. Difatti, in presenza di condizioni climatiche caratterizzate da basse temperature ed alte pressioni, l’umidità contenuta nei gas caldi in uscita dal camino, condensando, crea un effetto visibile divapore acqueo. Quindi, nulla a che vedere con polvere o altro, come d’altra parte documentano i dati delle emissioni raccolti in modo continuativo dal sistema di analisi installato sul camino e monitorato dagli enti preposti.

Durante l’ultimo Open Day dello stabilimento, ad ottobre 2019, ogni visitatore ha potuto osservare in prima persona gli ultimi investimenti realizzati. In quella occasione è stato illustrato il funzionamento del nuovo filtro ibrido composto da una sezione a maniche aggiunta alla preesistente sezione elettrostatica. L’efficienza del nuovo filtro permette, oltre ad una ulteriore riduzione delle già bassissime emissioni, di evitare fuoriuscite di polveri in qualsiasi condizione di esercizio, compresa quella di disservizio  elettrico della rete nazionale a cui l’impianto è allacciato”.