Non perfeziona la procedura per la tracciabilità dei flussi finanziari ed all’asilo nido  G. Rodari non arrivano i soldi.   

Cronaca/ di pietro zurico. 

Galatina – Dopo aver conferito titoli di Stato come fosse materia di sua competenza, vedi l’assegnazione della qualifica di educatrice sociopedagogica ad una dipendente del Comune in servizio presso l’asilo nido G. Rodari, ecco che il nostro Segretario-Dirigente, dott. Bolognino, ne combina un’altra causa un ( da lui definito) “mero errore materiale”.

Che sia un errore è più che evidente che sia materiale forse un pò meno ma a noi interesserebbe maggiormente sapere la causa dell’errore. Se dovuto a dimenticanza, leggerezza oppure incompetenza. In qualsiasi caso, resta un fatto assai grave principalmente perché ha generato riflessi negativi sui lavoratori.

Veniamo ai fatti. Oggetto al centro della vicenda è il bando di gara con cui si è affidato il servizio di “Potenziamento dell’offerta complessiva dei servizi per i bambini che frequentano l’Asilo Nido”. Il primo bando era già stato affidato alla Stazione Unica Appaltante perché espletasse le procedure di gara quando con un repentino cambio di idea fu deciso di ritirarlo per un potenziamento dell’offerta complessiva. Potenza dei potenziamenti.

Ripresentato, ed espletata la procedura di gara, il 5 settembre fu approvata la proposta di aggiudicazione ed i relativi verbali di gara.

Vincitori risultarono essere l’operatore ELPENDU’, un Consorzio tra Cooperative sociali con sede a Mola di Bari e la Cooperativa Sociale “LU FARNARU NOVU” con sede a Castrignano dei Greci. Si aggiudicarono l’affidamento del servizio con un ribasso del 25% (!) sul prezzo base di gara.

Passiamo ora all’inghippo. A cura del responsabile del procedimento in un momento antecedente all’indizione della procedura di gara da perfezionare entro il termine massimo di novanta giorni dalla sua acquisizione, il responsabile del procedimento deve effettuare la registrazione attraverso il Sistema Informativo di Monitoraggio delle Gare (SIMOG), che attribuisce il numero identificativo univoco denominato “Numero gara” e, a ciascun lotto della gara, il codice identificativo CIG.

I CIG si intendono definitivamente acquisiti soltanto al perfezionamento degli stessi e pertanto la validità dei medesimi è condizionata all’avvenuto perfezionamento che ne sancisce la regolarità.

Cosa non ha fatto dirigente nonché responsabile del procedimento? Non ha perfezionato entro i 90 giorni la procedura di assegnazione del CIG e pertanto il sistema telematico decorso tale termine ha cancellato il numero precedentemente assegnato impedendo qualsiasi operazione, qualunque essa sia, che abbia per oggetto la tracciabilità dei flussi finanziari.

Questo è il vero motivo per cui non è stato possibile pagare i canoni mensili da settembre ai nostri giorni alle cooperative affidatarie del servizio e per lo stesso motivo, si dice, le stesse non avrebbero pagato la retribuzione del personale dipendente.  Ora il problema, come si apprende dalla determina n.134 del 16 novembre a firma del responsabile del procedimento e dirigente responsabile, dott. Bolognino, il problema sarebbe stato risolto.

Resta però ancora da capire perché mai non vi sia stata alcuna traccia sull’albo online del Comune della determina n.1154 del 3 settembre 2018 con la quale il dirigente scrive di aver affidato l’incarico alle Coop. Elpendù e Farnaru Novu.

Bisognerebbe anche capire come pagherà i tre mesi di canone arretrato ed anche se il contratto stipulato tra Amministrazione e Cooperativa può essere ritenuto validamente operativo nei tre mesi in questione contenendo lo stesso un vizio di sostanza quale il mancato rispetto del dispositivo normativo riguardante la lotta alla corruzione.