Sport/Volley/di Piero de lorentis

La decisione drastica ma opportuna presa dalla FIPAV di annullare tutti i campionati di ogni ordine e grado, ha dato la stura ad una serie di polemiche al limite di azioni ritorsive. 

Il fronte delle società che avevano impegnato risorse finanziare tese a finalizzare obiettivi vincenti, pur condividendo il fermo delle attività vincolate dai decreti governativi, chiedevano a Leghe e Federazione di lasciare uno spiraglio aperto per eventuali play off da giocare primadell’estate.

Proposte accettate dal Consiglio d’Amministrazione della Lega maschile e femminile che, esprimendosi(quest’ultima) anche per un’assegnazione del titolo (Conegliano), intendevano definire, seppur nella parzialità delle classifiche, le società partecipanti alle varie competizioni europee.

Il consiglio federale FIPAV, presieduto dall’avvocato Pietro Cattaneo, titolato a determinare gli esiti dei vari campionati, alla luce della gravissima situazione pandemica ha rigettato le proposte annullando tutti i campionati.

Subitanea la risposta di Mosna e Fabris, rispettivamente presidenti della Lega maschile e femminile, con l’accusa ai vertici federali “…..d’inaccettabile mancanza di rispetto  dei ruolinei confronti delle Leghe a cui è demandata l’organizzazione dei campionati di serie A e ilcui lavoro contribuiscein modo sostanziale ai successi e al valore della Federazione Italiana di Pallavolo….”, che si è concretizzatacon l’abbandono delle cariche presidenziali.

Una ritorsione che mette in forse tutta l’incastellatura dei due campionati di serie A comunque legati all’andamento delle fasi 2 e 3 del corona virus.

Seppur consapevoli dei sacrifici economici fatti dalle società e l’oggettiva amarezza di alcune squadre,la decisione del Consiglio Federale è senza dubbio la soluzione più idonea a salvaguardare la salute di tutti i tesserati in conformità ai vincoli governativi e sanitari.

Nonostante l’augurio sia quello di ripartire quanto prima, i dubbi che la prossima stagione possa rispettare le canoniche date d’avvio sono più di un’ipotesi.

Ne parliamo via skypecon il presidente della Salento Best Volley,Corrado Panico, che è sentenzioso sull’argomento: “Le nuove misure varate con l’odierno DPCM(10 aprile) fissano la ripartenza dei vari campionati di sport collettivi al 31 di maggio, sulla scorta di quelli che sono i dati statistici di decremento dei soggetti positivi al virus, del numero dei ricoveri e dei morti. Augurandoci che la curva grafica rispecchi questo andamento, di pari passo al mantenimentodelle misure di isolamento e contenimento vigenti, sono abbastanza scettico sulla tempistica di ripresa dell’attività pallavolistica. Uno dei problemi più scottanti sarà il comportamento riluttante da parte dei genitori degli atleti a farli partecipare agli allenamenti. Senza certezze del buon stato di salute di ogni partecipante, il dubbio che qualcuno sia un asintomatico è legittimo. Ed allora come dovremo comportarci noi presidenti che siamo i legali rappresentanti delle società per tutelare la salute degli associati? Qualimisure dovremo mettere in atto in quanto responsabili dell’incarico ricoperto? La Federazione dovrà dipanare questo dilemma, visto che la restrittività delle misure governative nella fase 3 prevedono a settembre la riapertura delle scuole superiori con divisione turni e lezioni on line ed un ritorno alla normalità è previsto per la primavera del 2021. Insomma un serio problema, acuito anche dalle difficoltà economiche di molti club che, vedendo defilarsi sostenitori e sponsor coinvolti nella crisi globale, potrebbero rivedere il loro impegno o sottrarsi del tutto. A tutti gli associati della S.B.V., ai quali mi è impossibile porgere un saluto personalmente, assicuro che ogni sforzo per ricominciare verrà messo in atto, unitamente agli amici di sempre che mi supportano in questa nuova avventura .”