Non migliorano le condizioni dello scooterista. I fatti non sarebbero andati come descritti dall’ausiliario del traffico.

Cronaca/ di p.z.

Restano gravissime le condizioni di salute dello scooterista rimasto coinvolto nell’incidente di martedì mattina. L’uomo – Luigi Santosabato di 72 anni- ricoverato al Fazzi, continua a lottare tra la vita e la morte, le sue condizioni restano molto gravi senza alcun cenno di miglioramento.

Intanto le videocamere di uno dei commercianti dei portici di via Roma hanno ripreso la dinamica dell’incidente e stando a quanto da esse rilevato l’ausiliare del traffico, Antonio Podo, non avrebbe raccontato la verità agli agenti della Polizia Municipale.

L’uomo avrebbe infatti raccontato che il Santosabato nel tentativo di sorpassare la sua auto avrebbe urtato con il proprio scooter lo specchietto retrovisore e da lì avrebbe perso il controllo del mezzo finendo con l’ impattare contro il marciapiede .

Durante la caduta al Santosabato si sarebbe anche staccato il casco rendendo così l’impatto ancora più rovinoso.

L’occhio del grande fratello avrebbe raccontato invece una verità diversa. Ieri è stato visionato dalle forze dell’ordine il filmato alla visione ha assistito anche l’avvocato, Giuseppe Viva che segue l’evolversi della vicenda per conto del suo assistito Santosabato.

Dalla visione del filmato sarebbe, invece, risultato che l’impatto tra l’auto e lo scooter sarebbe stato causato da un mancato diritto di precedenza, all’uscita dal parcheggio, non concesso dal Podo al Santosabato che stava giungendo con il suo scooter.

Ricordiamo che il Podo, avrebbe anche raccontato che al momento dell’incidente era in servizio- è ausiliario del traffico presso la S. Luca s.r.l. che gestisce il servizio dei parcheggi a pagamento- e che stava recandosi sul viale S. Caterina Novella per effettuare un controllo alle colonnine dei ticket della zona per ordine ricevuto dall’azienda.

Resta da capire ora, se l’ordine di servizio fosse quello, il motivo della sosta del Podo presso i portici di via Roma ed il motivo per cui fosse alla guida della propria auto e non di quella di servizio.

Dalle informazioni raccolte la S. Luca srl. sembra non abbia mai fornito mezzi di locomozione al proprio personale ausiliario del traffico nonostante ciò fosse espressamente previsto nel contratto di appalto. Contratto che nessuno a Palazzo Mandorino, insieme a tantissime altre cose, si è mai sognato di controllare e peggio ancora di far rispettare.