Cronaca/ di Redazione

I nostri amministratori hanno occhio, cervello e discernimento fuori dalla norma. sanno individuare con incredibile a fiuto competenze e capacità di ognuno dei dipendente comunale ed inserirli nel rispettivo campo di competenza.

Così deve essere successo anche nel caso di cui stiamo trattando. La Giunta comunale ha deciso di partecipare ad un Avviso pubblico per la presentazione di domande di sostegno emesso da GAL Valle della Cupa per il finanziamento di interventi di accessibilità e riqualificazione per una migliore fruizione ai fini turisticidel patrimonio culturale ed archeologico della città a valere sui fondi del PRS Puglia 2014-2020 Misura 19.2 Azione 1.

l’Amministrazione comunale ha individuato quale intervento quello del restauro della “Torre Civica di Galatina, sita in via Vittorio Emanuele”.

Per poter partecipare c’era però bisogno di un progetto ed a ciò ha provveduto la Direzione del Territorio e Qualità Urbana che ha proceduto alla stesura del progetto definitivo per un importo complessivo di 140.000 euro. tutto compreso.

Qui arriva il bello. Recita testualmente la Delibera di Giunta, che per la cronaca è la n. 292 del 19 novembre 2019 : ” Il progetto definitivo dei lavori è stato sottoposto a verifica preventiva da parte del RUP Luigi Rizzo, in contraddittorio con il progettista come da verbale in data 12.11.2019, in atti.“.

Non si offenda il sig. Rizzo, non si vuole denigrare in nessun modo la sua professionalità che però ha eccellenti competenze in settori diversi da quello affidatogli, in fondo lui è un dipendente e deve fare quello che gli viene ordinato. Il problema serio è chi ha fatto quella scelta senza capo ne coda, senza alcuna logica ne raziocinio.

Vi immaginate il sig. Rizzo, perito agrario, discutere e confrontarsi su dettagli prettamente tecnici relativi alla ristrutturazione della Torre dell’orologio in contraddittorio col progettista?

Provate ad immaginare cosa direbbe la Torre dell’orologio se potesse parlare. Forse direbbe le stesse cose di un malato in sala operatoria quando scopre che ad operarlo sarà il giardiniere dell’ospedale.