Cronaca/di p.z.

Il Comune di Galatina ha presentato nell’ambito del progetto pilota del Patto Territoriale della Provincia di Lecce un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la ristrutturazione dell’ex mattatoio per la realizzazione di un Ciclo Hotel per un importo complessivo di 300.000 euro.

Trattasi di una preselezione di interventi che la Provincia di Lecce candiderà con il progetto pilota in attuazione delle disposizioni del Ministero dello Sviluppo Economico per il riutilizzo delle economie dei Patti Territoriali.

Non è dato di capire (si può solamente tentare di immaginare) se la curiosa idea di partecipare a detta preselezione, con detto progetto sia soltanto un tentativo di dare una qualche consistenza al palmares elettorale rappresentativo di quanto “fatto” dall’Amministrazione uscente oppure una specifica volontà di attrezzare il territorio (qualora il finanziamento lo si ottenesse) di una alquanto strana e curiosa opera nell’economia generale della città.

Purtroppo come spesso succede, (questa vuol essere una segnalazione al responsabile della trasparenza), l’atto pubblicato nell’Albo Pretorio online è orfano dei relativi allegati che descrivono la tipologia dell’intervento pertanto è difficile sapere in cosa consista l’intervento e cosa sarà tecnicamente realizzato.

Si possono fare solo alcune considerazioni. A mia memoria la quasi totalità dell’immobile di quello che fu il mattatoio comunale fu utilizzata per la realizzazione del canile rifugio in contrada Piani. Rimasero inutilizzate solo un paio di stanze di piccole dimensioni. Che da quelle stanzette si possa realizzare un ciclo Hotel sembra alquanto strano qualora si debba considerare l’opera nella sua vera accezione del termine e come lo si intende guardando analoghe strutture della rete cicloturistica nazionale.

Magari, non lo so, l’arch. Grimaldi, nominata responsabile del procedimento, riuscirà, così come successe sul lago di Genesaret o nelle nozze di Cana, a fare anche lei il miracolo ed allora anche io dirò: “sono un peccatore”.

La seconda considerazione da fare è come mai una città con scarsissima vocazione ciclistica, con piste ciclabili inesistenti (quelle briciole realizzate sono praticamente ridicole ed inutilizzabili), scopre una vocazione cicloturistica talmente forte da decidere di aspirare, se finanziato, alla realizzazione di un hotel cicloturistico.

Così la Provincia di Lecce illustra la finalità del progetto pilota: “Il Progetto Pilota che la Provincia di Lecce intende candidare avrà come priorità strategica quella di favorire la vitalità economica di attrattori naturali, culturali, turistici ed economici (torri costiere, parchi ed aree protette, aree mercatali e fieristiche, zone artigianali e/o industriali comunali, siti di archeologia industriale), dei Comuni salentini”.

Mi chiedo se veramente nell’ambito delle priorità illustrate dalla Provincia di Lecce la città non avesse nulla di più urgente ed utile a cui pensare.