Intervento dell’assessore Palumbo in replica al “cittadino in stato di bisogno”.

Lettere/di Antonio Palumbo assessore Politiche Sociali Comune di Galatina

Carissimo Direttore,

ho letto con attenzione la lettera da Lei pubblicata il 20 aprile di un signore che si presentava “un cittadino in stato di bisogno” indirizzata al Sindaco di Galatina.

Le affermazioni di questo signore mi risultano, però, molto strane in particolare quando afferma che la sua richiesta di Buoni Spesa è stata respinta perché beneficiario di Euro 400 di Reddito di Cittadinanza e, poi, nella parte in cui descrive il pacco alimentare ricevuto composto da “Kg 2 di pasta e una bottiglia di passata di pomodoro”.

I dati che, come Assessore alle Politiche Sociali, posso presentare alla città sono completamente diversi.

Dal 3 aprile sono state presentate dai cittadini oltre 600 richieste di Buoni Spesa ed altre domande continuano a pervenire al protocollo. Fino al 19 aprile sono state ammesse al beneficio 526 famiglie per un ammontare di Buoni Spesa in distribuzione pari a euro 144.200, mentre continua il lavoro degli operatori sociali per l’esame delle richieste residue. Gli assistenti sociali hanno provveduto, poi, ad approntare d’ufficio la domanda di Buoni per le famiglie più fragili già in carico ai servizi sociali.

Nessuna domanda è stata respinta, né tantomeno essere beneficiario di Reddito di Cittadinanza è stato motivo di esclusione per nessuno. Le istanze, come da Avviso Pubblico e Disciplinare, pubblicato sul sito del Comune di Galatina, sono esaminate in ordine cronologico di arrivo come risulta dagli atti, che sono pubblici, dando priorità alle famiglie senza reddito e successivamente assegnando i Buoni alle famiglie che disponevano di qualche forma di reddito seppur modesto.

Queste regole sono state osservate per tutti, senza che fosse necessaria nessuna telefonata di sollecitazione a consiglieri ed assessori, perché tutti sono stati aiutati senza nessuna distinzione o favoritismo di sorta come ben sanno le 448 famiglie che già hanno ricevuto i Buoni.

Quindi il signore, in base alle informazioni che si possono intuire nella lettera, avrebbe tutti i requisiti per avere l’assegnazione dei Buoni Spesa, tant’è che, l’assistente sociale ha fatto pervenire un pacco alimentare ritenendolo bisognoso di aiuto immediato.

Con riferimento, poi, al pacco alimentare, il Comune di Galatina ha distribuito ad oggi 233 pacchi alimentari alle famiglie in particolare stato di necessità. I pacchi derivano sia da donazioni della Spesa Solidale sia dall’acquisto da parte del Comune di 130 pacchi alimentari, distribuiti prima di Pasqua e che contenevano tra le altre cose anche un Uovo ed una Colomba pasquale destinati in particolare alle famiglie con bambini. Quindi, se il signore ha una figlia, è molto probabile che abbia ricevuto un pacco alimentare con l’uovo da regalare alla figlia e se è in particolare situazione di bisogno potrebbe aver ricevuto due e in qualche caso anche tre pacchi. Ma la consegna dei pacchi è sempre accompagnata da una firma del ricevente e, quindi, se necessario si può risalire a quanto effettivamente accaduto.

Caro Direttore le riporto in coda a questa lettera il contenuto dei pacchi alimentari che il Comune ha acquistato contenenti beni di prima necessità per il valore di circa euro 55,00. Questo perché nessuno ha avuto un pacco composto da “Kg 2 di pasta e una bottiglia di passata di pomodoro”.

Per questo, caro Direttore, Le ribadisco che la lamentela di questo cittadino mi risulta molto strana, e le chiederei, se lo ritiene, nel rispetto della privacy, di mettermi in contatto privatamente con questo signore per capire esattamente cosa può essere successo e come può essere aiutato.

**************************************************Egr. Assessore Palumbo,

La ringrazio per la sua con cui ha voluto fornire a noi ed ai nostri lettori la versione ufficiale dell’Amministrazione Comunale, in generale, e dell’Assessorato alle Politiche Sociali, in particolare, in merito a quanto riportato da un cittadino, con lettera firmata, inviata al Sedile e da noi pubblicata in data 20 aprile 2020.

Comprenderà, però, come io non possa, senza esplicita autorizzazione dell’interessato, rivelare le generalità dell’autore della lettera.

Sicuramente il signore in oggetto leggerà questa sua e qualora lo desiderasse, o ritenesse opportuno, potrà mettersi direttamente in contatto con Lei o in alternativa potrà inviarci espressa autorizzazione scritta a fornirle in privato le sue generalità.

Cordialmente la saluto, pietro zurico