Cronaca/ di p.z.

Tutto ha preso il via dalla deliberazione di Giunta Comunale n. 22 del 24 gennaio 2019, con cui è stato approvato il progetto denominato “Cultura in Centro. Percorsi turistico-culturali nel Centro Storico. Interventi per le attività di promozione e di infrastruttura turistica”.

Il progetto prevedeva la pedonalizzazione di parte di piazza San Pietro, parte di corso Garibaldi e tutta via Vittorio Emanuele II. Quando si tratta di turismo e cultura, abbiamo chi rinuncia anche a dormire pur di creare, elaborare e realizzare.

E’ infatti intenzione dell’Amministrazione comunale prevedere stabilmente una nuova configurazione della circolazione stradale nel centro antico che miri a pedonalizzare le strade del centro antico non solo nel periodo estivo ma anche in altri periodi dell’anno.

Però ( c’è sempre un però), per dare attuazione alla pedonalizzazione, in modo particolare per quella di corso Garibaldi, occorre consentire l’accesso veicolare dei residenti dall’Arco di Porta Luce in quanto è l’unico praticamente rimasto possibile.
Pertanto per consentire una adeguata pedonalizzazione delle area di corso Garibaldi, via Vittorio Emanuele II e via Cavoti, occorre allocare elementi di
arredo urbano (saranno le solite fioriere con la vegetazione appassita) come dissuasori per garantire la sicurezza delle aree pedonali quando è in vigore il traffico veicolare.

Per ottenere ciò, ed anche qualche multa e qualche pasticcio in più,
l’Amministrazione intende dotare l’arco di Porta Luce di uno nuovo Varco Elettronico al fine “di monitorare la circolazione e consentire solo l’ingresso agli aventi diritto“.

Si tratta della stessa Amministrazione che, nonostante le disposizioni ministeriali, non ha ancora provveduto a modificare l’errata indicazione sui display di “Varco Attivo” con una più corretta tipo “Accesso Vietato”. Sono le doppie velocità con cui viaggia dai suoi albori questa Amministrazione.