Cronaca/Politica/di Circolo PD di Galatina.

Il Circolo del Partito Democratico di Galatina, pur non avendo rappresentanti in Consiglio Comunale, ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica un grave problema, che l’Amministrazione comunale è lenta e lontana dal risolvere: il pericolo per la salute rappresentato dalle lastre di amianto (onduline eternit e canne fumarie) abbandonate alla periferia della città, in particolare lungo la strada vicinale Malivendi due Trappeti, in prossimità non solo dell’Ospedale ma nei pressi di civili abitazioni.

Strada percorsa ogni giorno da tanti cittadini che svolgono attività fisica o si recano per acquisti presso la masseria “Latronica”. Oltre a questa tipologia, l’area è diventata ricettacolo di rifiuti di ogni specie.

Raccogliendo la nostra denuncia, il problema è stato fatto proprio da una parte della minoranza del Consiglio Comunale, suscitando la reazione del Sindaco Marcello Amante e dell’Assessora Cristina Dettù.

 Occorre però vigilare affinché gli impegni vengano, questa volta, onorati:  due anni fa l’Assessora all’Ambiente e alla raccolta rifiuti urbani insediò un gruppo di lavoro per monitorare le periferie e fare la mappatura dei rifiuti speciali e di quelli abbandonati in aree comunali (Che fine ha fatto il gruppo e quali i risultati raggiunti?); nel 2018 il Comune ha avuto assegnato dalla Regione Puglia un contributo di 30.000 euro per interventi di bonifica (Il contributo si è volatilizzato? E’ andato perduto come successo per altri finanziamenti?); nel corso della campagna provinciale “Sporchiamoci le mani” lanciata da Quotidiano di Puglia, organizzata a Galatina, il 4 aprile scorso con la “Giornata Ecologica”, dal locale Circolo di Legambiente “La Poiana”, con l’adesione del Circolo PD, di altre associazioni di volontariato e il patrocinio del Comune, il Sindaco e l’Assessora assunsero solenne impegno per rimuovere i rifiuti pericolosi, segnalati nell’occasione con nastro biancorosso.

Ora, prendendo atto da quanto asserito sulla stampa dall’Assessora Dettù, “Abbiamo attuato tutte le misure e stiamo monitorando l’area”, che sia la volta buona e il materiale, che rappresenta un grave pericolo per la salute dei cittadini, verrà finalmente rimosso. Per le mancate precedenti promesse, questo rinnovato impegno non ci lascia tranquilli: il Circolo PD continuerà a seguire il problema sino alla sua soluzione.