Cronaca/di Redazione

Con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico in atto pubblico e ricettazione Rita Elisabetta Toma, di 50 anni di Galatina, è stata condannata a 3 anni e sei mesi di reclusione.

E’ stata la guardia di Finanza a smascherare il gioco fraudolento della donna. Un gioco che andava avanti da qualche anno ed aveva fruttato una cospicua somma di denaro perché alla Toma per invalidità civile era stata riconosciuta una indennità di circa 290 euro a cui si erano aggiunti altri 515 di accompagnamento essendo stata capace di farsi riconoscere il 100% di invalidità.

La tecnica con cui la donna era riuscita a farsi riconoscere una invalidità pari al 100% era ben congegnata Si era presentata davanti alla Commissione presso il Centro medico legale di Lecce seduta su una sedia a rotelle spinta da una parente. Al momento dell’esame del suo stato fisico e mentale aveva simulato alla perfezione acciacchi e problemi di memoria riuscendo così ad ingannare i medici esaminatori.