Il Sedile

Galatina/Successo di pubblico alla Conferenza di presentazione dell’iniziativa: “Un busto a Gaetano Martinez”.

Eventi/di Comunicato Stampa

Sabato 23 Aprile alle 18.30 in un’aula gremita di gente presso l’ex complesso Monastico delle Clarisse in Galatina si è tenuta la conferenza di presentazione per un busto a Gaetano Martinez da erigere in Piazza Dante Alighieri in occasione delle celebrazioni per i 130 anni dalla nascita.

“Un evento memorabile che ci riporta indietro nel tempo, quando circa un secolo fa un gruppo di salentini si riunì a Napoli per promuovere la realizzazione di un busto al grande maestro Gioacchino Toma“ lo ha definito così il Prof. Massimo Galiotta, moderatore della serata.


Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Marcello Amante (“un progetto importante, che mi ha fatto innamorare sin da subito, un progetto di cultura che coinvolge la comunità e che può avere una prospettiva interessantissima”) è stata la volta dell’assessore alla cultura Cristina Dettù (“sono molto felice di ricoprire il ruolo di Assessore alla cultura in occasione di questo progetto..”) e del Presidente della Provincia di Lecce (“una grande iniziativa che ha il pieno sostegno della Provincia e rappresenta un giusto riconoscimento ad un grande artista che con il suo talento e le sue opere ci regala continue emozioni”).

Prima di entrare nel vivo, il Presidente del Comitato, Angelo Martines, ha comunicato di aver già avanzato istanza per l’intitolazione di nuova strada o apposizione di targa commemorativo agli Uffici di Toponomastica dei Comuni di Bari e Roma Capitale, città chiave durante il percorso artistico e di vita dello scultore galatinese. Ha illustrato quindi i motivi che hanno alimentato l’idea del busto bronzeo per la città natale raccontando ai presenti episodi di vita dello scultore legati alle opere da lui donate alla città.
Si è passati poi alla descrizione artistica dell’opera affidata allo scultore Achille Cofano e all’Architetto Mauro Lazzari che curerà la progettazione architettonica per il collocamento del bronzo nel contesto urbano.

«…La suggestione del busto rimanda ad una pausa in certo qual modo di linguaggio, ad una sorta di stanca, sofferta meditazione: non per farne, dell’una e dell’altra, strumenti di aneddotica ma per suggerire entro il nucleo vitale della civitas – interlocutore principale – la tensione di “umanità” tra l’artista e la sua opera. Affidando alle parole stesse di Gaetano Martinez – forme dell’immagine “alternative” ed “ulteriori” – la relazione con la propria figura. In quanto entrambe, immagini di parola e di figura – al pari di taluni fogli dello scultore nei quali l’incontinenza dello scritto si sovrappone a quella del disegno e viceversa, come fossero specchio reciproco – contengano, frenino, quindi compendino le rispettive intimità.
Martinez, chino sul tavolo da lavoro, sembrerà così isolarsi, senza alcuna postura solenne, senza alcuno sguardo diretto all’osservatore di turno. Perché quel “nuovo” [suo] corpo di bronzo, di facile lettura (tale parrebbe essere quella di ogni narrazione che si volesse intendere, per convenzione, “figurativa” di ritratto), possa ritrovarvi [riconoscersi in] un silenzio che gli appartenga; quasi che, quest’ultimo, rinnovi il dialogo tra scultore e scultura (Lampada senza Luce). Pur essendo presente nel cuore dell’agorà cittadina al pari dei tanti frequentatori del luogo, egli, confuso tra costoro, vi occuperà una porzione di spazio appartenente al proprio immaginario…». (estratto dalla relazione artistica)

«…Piazza Dante Alighieri è il luogo ideale per la costruzione di un rimando visivo alla figura del grande artista salentino.
Le ragioni che sottendono alla scelta del luogo vanno ricercate nella sua doppia relazione: “visiva” con il monumento della “Lampada senza Luce” e di “prossimità” con i potenziali fruitori dell’opera scultorea.
La collocazione dell’opera in una posizione baricentrica rispetto allo spazio dell’aiuola, il suo orientamento “espediente di raccordo con la fontana monumentale e con la collocazione delle sue opere custodite presso il Museo Civico Pietro Cavoti”, il suo atteggiamento nella fase di “stanca, sofferta meditazione”, la sua dimensione e forma (assenza di un vero e proprio podio, ma di un piano di lavoro) che ripropongono le naturali proporzioni fisionomiche ponendo l’opera in una relazione diretta e empatica con il suo fruitore, capace di generare una “tensione di umanità”,  sono le scelte compositive che intendono stimolare la percezione ed orientare la riflessione sul vincolo affettivo che lega la figura dell’artista a Galatina.
Il gruppo scultoreo è composto di due parti: quella basamentale e monolitica che costituisce il “tavolo da lavoro” di base rettangolare (…) realizzata in pietra di Soleto, rifinita con un taglio a filo sega, su cui è sormontata la seconda parte, quella realizzata in bronzo raffigurante Gaetano Martinez…». (estratto dalla relazione tecnica)
  La fusione del bronzo avverrà con l’antica tecnica della “cera persa” (già utilizzata per i Bronzi di riace ma anche dal Martinez stesso per le proprie opere) e sarà realizzata dalla fonderia Giampaoli di Roma, una delle fonderie italiane più storiche.

Di seguito le modalità di versamento:
c/c 0106364366 su Banca Unicredit intestato a: Busto a Gaetano Martinez
Iban: IT58X0200879651000106364366
Causale: sottoscrizione per busto a Gaetano Martinez

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