Cronaca/di p.z.

Preferisco pensare che sia stata tutta colpa del Covid-19 lo scarso interesse suscitato nei giovani dal progetto “Il Treno della Memoria 2022“.

Preferisco non pensare (ma forse dovrei) che sia stata colpa della mia generazione, nel non aver fatto tutto ciò che era doveroso fare affinché i giovani acquisissero coscienza fin dove possa giungere il degrado umano quando è l’istinto bestiale a dominare la ragione

Preferisco non pensare (ma forse dovrei) che sia stata colpa della mia generazione se non siamo riusciti a veicolare nei nostri giovani la necessità di non perdere il contatto con la storia e le sue testimonianze perché deve rappresentare per ognuno di noi una “testimonianze ed un impegno nel presente affinché ciò che è stato non debba più ripetersi e sappiano riconoscere le tracce dell’odio e dell’indifferenza presenti nella realtà dell’oggi per contrastarle con l’impegno quotidiano“.

In tanti, troppi, hanno tentato con ogni mezzo di violentare la verità storica, di sdoganare aguzzini per martiri e martiri per aguzzini, parte della politica in prima piano.

Preferisco, pertanto, pensare che sia stata tutta colpa del virus se l’Avviso Pubblico, con il quale è stato rivolto invito ai giovani di Galatina di presentare richiesta di partecipazione all’iniziativa “Il Treno della Memoria 2022” non sia stato accolto con il dovuto entusiasmo.

Al progetto, ideato dall’Associazione “Il Treno della Memoria” hanno aderito la Provincia di Lecce ed il comune di Galatina cofinanziando parzialmente, per Galatina, la partecipazione di tre giovani. Si pensava fossero un numero assai ristretto, invece, per colpa del Covid-19, soltanto in due hanno presentato istanza di partecipazione: Congedo Luisa e Antonaci Azzurra. Non ci sarà bisogno di alcun sorteggio.