Cronaca/Politica/ di Pierluigi Mandorino segretario PSI Galatina

Galatina – Il Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari rappresenta il cardine della procedura di riequilibrio finanziario dettata dalla Corte dei Conti per risanare le finanze del nostro comune.

Tuttavia l’alienazione degli immobili comunali non dovrebbe in alcun modo giustificare una loro svendita né dare luogo a speculazioni di qualsiasi genere.

In quest’ottica nel corso dell’ultimo Consiglio comunale ci siamo opposti alla delibera approvata dalla maggioranza in cui viene stabilito che per la vendita di alcuni immobili comunali tra cui l’ex carcere, Palazzo Bardoscia, Palazzo Mandorino e Palazzo Ferrarese, l’Amministrazione comunale avrebbe ridotto del 10% il valore a base d’asta rispetto all’ultimo incanto andato deserto (quello del 21/9/2018), valutando anche offerte di valore inferiore.

Una contraddizione evidente dal momento che non ha senso mettere una base d’asta ribassata se poi si lascia all’Amministrazione comunale la possibilità di procedere con la trattativa privata, in cui verrà valutata discrezionalmente la congruità delle offerte.

Per impedire qualsiasi forma di svendita e speculazione, che in questi casi può sorgere, noi socialisti abbiamo proposto di fissare un’ulteriore limite del  5-10% al ribasso del prezzo oltre al 10% già stabilito in precedenza o in alternativa di portare le offerte in Consiglio comunale dove, se ci fossero state speculazioni, sarebbero venute fuori.

In un primo momento il Dirigente al ramo si è detto favorevole, salvo essere contraddetto poco dopo dal Segretario comunale che invece confermando il testo della delibera così come ci è stata presentata, ha autorizzato il Dirigente a svendere ai privati il patrimonio immobiliare, anche grazie al voto favorevole della maggioranza, come sempre silente e anonima.

Il Sindaco a parole ha rassicurato tutti, ma con il voto favorevole in Consiglio comunale, di fatto il Dirigente ha avuto la possibilità di poter trattare senza limiti e con ampia discrezione.

Noi vigileremo e controlleremo ogni trattativa per evitare che in nome del piano di riequilibrio finanziario possano giustificarsi speculazioni per tutti quei privati che pensano di poter fare ottimi affari mettendo le mani sui beni della città.