Eventi/di pietro zurico

Galatina – Si apprende dalla Delibera di G.C. che è intendimento dell’Amministrazione Comunale celebrare il ricordo di Aldo Moro con l’organizzazione di un Convegno dal titolo “Aldo Moro. L’eredità del pensiero politico a 45 anni dalla sua morte” programmato per la data del 15 maggio 2023, presso il Teatro comunale “Cavallino Bianco.

Un Convegno per celebrare il ricordo di Aldo Moro non può che suscitare un plauso, un encomio, e non solo perché Aldo Moro è stato, sin dai primi vagiti politici, mio maestro ed ispiratore politico. Con lui ho respirato i valori di giustizia ed equità politica e sociale. Di lui ho sempre ammirato lo spirito di servizio con cui ha esercitato il suo percorso politico ed istituzionale, la forza delle idee, la lungimiranza nel trasformare in realtà ciò che la stessa realtà soltanto molto anni dopo si sarebbe presentata come una necessità indilazionabile.

Un plauso ed un encomio non deriverebbe, però, soltanto dal il mio emotivo coinvolgimento, ma, principalmente, per essere stato Aldo Moro uno dei più grandi statisti che la storia della repubblica abbia avuto, una figura pulita, onesta, responsabile. Brillava di luce propria e non per pacchetti di tessere. La sua onestà, la sua determinazione, i suoi principi, ma principalmente la forza penetrante e convincente delle sue idee dava fastidio a chi vedeva in lui un ostacolo ai suoi giochi di potere e lo hanno lasciato uccidere perché lo Stato non poteva trattare con le Brigate Rosse, per poi trattare, soltanto pochi mesi dopo in Campania, per salvare la vita di Cirino Pomicino ed in tempi più recenti con la mafia siciliana.

Sarebbe stata una gran bella cosa questo convegno, se però non rappresentasse soltanto una delle tante passerelle speculative su una figura bella, fulgida, pulita nella storia della Repubblica italiana. Un storia vissuta in una fase di forti contrasti sociali, di rivendicazioni, di lotta, guerriglia, massoneria, P2, servizi segreti deviati, corruzione e stragi. Lui è stato il traghettatore della ancor giovane Repubblica in questo mare in tempesta ed ha pagato con la vita il conto che parte della politica, quella corrotta, gli ha presentato .

Tutto ciò Galatina, la nostra città, i nostri amministratori di ogni tempo, lo hanno completamente dimenticato e non basta una passerella ogni tanto per fingere di ricordarlo.. Basti pensare che Galatina è, forse, l’unica città italiana a non annoverare nella sua toponomastica una strada, una piazza, un vicolo intestato all’on. Aldo Moro. Nessun amministratore ha mai sentito il dovere di onorare la sua memoria, il suo ricordo con un attestato visibile e tangibile, in sua memoria e testimonianza.

Una strana città la nostra, ha intitolato strade e piazze, in alcuni casi, con una leggerezza e sfacciataggine straordinaria anche per chi, al massimo, avrebbe meritato l’oblio. Lo hanno, invece, negato da sempre all’on. Aldo Moro, tranne, poi, far finta di nulla ed organizzare passerelle in occasione di qualche ricorrenza affermando che si intende: ” (…) diffondere la conoscenza del pensiero di Aldo Moro, già Deputato, Ministro della Giustizia, della Pubblica Istruzione, degli Esteri e Presidente del Consiglio e vittima del terrorismo e a stimolare un’efficace partecipazione civica da parte degli studenti, attraverso un momento di studio e di riflessione su una figura che ha svolto un ruolo così rilevante nella Storia d’Italia“.

Fossi ancora studente mi sentirei offeso da questo “coinvolgimento”, lo boicotterei.