Potranno forse fermare le persone, ma non riusciranno a fermare i sogni.

Rubriche/Opinioni/di Piero D’Errico

Quando la “carovana” è partita dall’Honduras voleva solo lasciarsi alle spalle la violenza dei commercianti di droga, padroni del loro paese.
Voleva lasciarsi alle spalle la miseria e guardare con più speranza il futuro.
Son diventati sempre più numerosi, raggiunti da altre folle di luoghi e Stati vicini.
Ci sono bambini che si tengono stretti con i genitori, ci sono bambini soli, anziani, bambini che nascono durante la traversata.
Camminano dall’alba al tramonto, si fermano in spazi aperti, accendono il fuoco, preparano qualcosa e dormono uno poggiato all’altro. All’alba si riparte.
Sono quasi 10.000 quelli che sono in marcia verso la speranza, che corrono verso la speranza.
Vogliono arrivare sino in America, perché l’America fa sognare, la grande America troverà uno spazio, un piccolo spazio, anche per loro.
La grande America del lavoro, della ricchezza, la grande America dalle tante luci, dalle tante strade.
Sono pronti a ricominciare la loro vita, sono pronti a soffrire, anche a morire ma tra l’avere una speranza, una sola, e non averne nessuna, scelgono la speranza.
Sperano di vedere un giorno, un giorno non lontano, una luce, quella luce che il loro Paese ha già spento.
Io non so se sarà così, lo spero, ma ho dubbi che un mondo così incattivito e così poco umano, possa diventare a un tratto così generoso.
Possa offrire a una sterminata carovana di migranti, accoglienza, possa dare loro aiuto.
Quando davanti a loro, si apriranno le prime luci dell’America, troveranno ad attenderli 15.000 soldati americani allineati al confine.
Molti di quei soldati si rivedranno in loro. I loro padri sono arrivati nello stesso modo.
Faranno fatica a considerarli “nemici” faranno fatica a fermarli.
I loro occhi lucidi vorrebbero lasciarli passare, vorrebbero aprire un varco per farli passare.
Non possono.
Devono fermarli, hanno l’ordine di fermarli, ma quei soldati sanno, lo sanno perché raccontato dai loro padri in una sera di primavera, quando l’America si è già accesa di mille luci di mille colori. Quei giovani soldati sanno che: potranno forse fermare le persone, ma non riusciranno a fermare i sogni.
Mai.