Rubriche/Opinioni/di Piero D’Errico

Galatina – La dodicesima lista fu quella dei Sindaci.

Francamente non conosco il tema o le tematiche trattate, ma in tutta sincerità non mi interessano neanche, perchè dietro la facciata o dietro lo slogan c’è un solo e unico motivo: vota Lui.

Senza nulla togliere ai Sindaci invitati, le cui qualità politiche sono indiscusse e indiscutibili, e senza neanche polemizzare più di tanto o dare giudizi sul fatto che quando un Sindaco dei presenti, cinque anni fa era dall’altra parte, non  piaceva e ora invece “tutti pazzi per lui”.

Siamo abbastanza navigati per capire che in politica “accordi & disaccordi”  sono pane quotidiano.

Qualcuno mi dica che stavano lì per un disinteressato interesse per la città e non per i candidati,  per una sorta d’amore per una delle più belle città del Salento o anche per mettere “ordine al disordine”: io non ci crederò.

Erano lì solo e soltanto per sponsorizzare, erano lì per una kermesse che aveva un solo gusto politico.

I cittadini di Galatina sono stanchi di queste passerelle, non  piacciono le ingerenze, non  piacciono le intromissioni che dicono cosa è buono e cosa no, lo abbiamo già vissuto sulla nostra pelle.

Non so se negli altri paesi in cui si vota, si è sperimentato con successo l’effetto pratico dell’iniziativa che ha toccato anche il nostro Paese ma, comunque  sia,  trattasi di un segnale di enorme debolezza politica, Galatina non ha bisogno di consigli interessati ad altro.

E’ ancora vivo  nella memoria un film già visto, quando venivano da Maglie per fare il pienone di voti che usavano contro la nostra città e per far crescere la loro città.

Se i Sindaci itineranti avessero fatto la stessa cosa con tutti i candidati Sindaci, beh!! avrei potuto pure trovare un senso, poteva essere un incontro con i Sindaci confinanti per risolvere problemi comuni.

Però con tutti i candidati non con il preferito.

Così fatto mi sa di un endorsement e nello stesso tempo di una ricerca di spazi politici (voti) da conquistare fuori dai confini, spazi politici che noi felicemente concediamo.

Io non riesco a capire cosa si vuole concordare o condividere con un Sindaco che è in campagna elettorale e che potrebbe essere eletto o no, ma la mia capisco è una posizione preventiva e di parte, non oggettiva come invece  quella dei Sindaci in trasferta, che non avevano  alcun altro interesse (!).

In conclusione e a mio modesto parere,  qualsiasi motivo avesse la manifestazione, qualsiasi “bella trovata” da presentare sul parterre di piazzetta Cavoti, più nota come la staffa, in una calda serata di un’estate anticipata e in una cornice scenografica degna di una inutile e sudatticcia serata elettorale, serviva solo a coprire l’unico vero motivo che era quello di orientare il voto verso un unico candidato ben individuabile: Lui!