Si riprova, ma le condizioni sono le stesse della precedente asta andata deserta. Attendiamo le rilevazioni della Corte dei Conti in materia.

Cronaca/ di Redazione

Galatina – Con la determina dirigenziale n. 132 del 13 settembre 2018 è stato disposto di procedere tramite asta pubblica alla vendita di 5 fabbricati e 4 terreni di proprietà comunale.

Per il dirigente Miglietta, nella sua determina, si tratta “soltanto” della terza asta pubblica perché probabilmente ha dimenticato (succede) le altre 3 svolte in precedenza che portano il totale dei tentativi a sei e non a tre.

A proposito di dimenticanze, vi è da rilevare anche quella del Collegio dei Revisori dei Conti che nella loro relazione alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno. Tralasciando le diverse omissioni fuori dal contesto delle alienazioni immobiliari, di cui parleremo in altra occasione e restando in tema immobili ci sta da chiedersi come mai l’esimio Collegio abbia dedicato, contrariamente a quanto richiesto dalla Corte, soltanto poche sintetiche righe al tema Ha riferito semplicemente che era stata avviata la procedura di gara mediante asta pubblica e che al 30 giugno , termine della scadenza delle offerte, nessuna offerta era pervenuta pertanto si procederà ad indire una nuova gara.

Tutto vero ma la Corte dei Conti, chiedo ai Revisori, non avrebbe dovuto anche essere messa al corrente che l’originale Piano delle alienazioni immobiliari era variato e che era variata anche la previsione di entrata diminuita di circa un milione di euro? Nella precedente relazione (quella al 31 dicembre 2017) non era stato fatto nessun accenno ( vedasi Villagio Azzuro e Sedile) sulla situazione  alienazioni tanto è vero che la stessa Corte invitò espressamente il Comune a colmare la lacuna con una dettagliata relazione nella successiva relazione semestrale.

Rieccoci dunque al sesto tentativo di vendita. Gli immobili da alienare, come già detto, consistono in 5 fabbricati e sei terreni e sono esattamente gli stessi della precedente asta così come sono gli stessi i prezzi base su cui fare le proprie offerte al rialzo e sono sempre 15 i giorni utili per far pervenire le offerte a decorrere dalla data di pubblicazione del bando di gara (17 settembre 2018).

Sarà lo stesso anche l’esito dell’asta? Ci si augura di no ma non si vede concretamente cosa ci sia di diverso rispetto a tre mesi fa che possa indurre qualcuno a cambiare idea per un eventuale acquisto.