Cronaca/di pietro zurico

Dopo otto anni di condivisione del tetto coniugale Urbanistica e Lavori Pubblici ritornano ad essere separati in casa. A spingere in tal senso la volontà di creare una Direzione in più per fare spazio a new entry, e tanto è stato fatto.

Due Direzioni per due Dirigenti ed un comune denominatore: l’ing. Guglielmo Stasi.

Alcuni passaggi storici. Prima del giugno del 1999, anno in cui con la Delibera n. 414 venne approvata la dotazione organica del comune di Galatina, Lavori Pubblici ed Urbanistica erano raggruppate in un unica Direzione. Nell’anno 2002 furono separate anche di fatto ed alla Direzione dell’Urbanistica fu insediato l’Ing. Guglielmo Stasi. Erano i tempi di Giuseppe Garrisi sindaco e con l’assessore Giannuzzi, tenace sostenitore di tale soluzione.

Nel 2014, se la memoria non mi inganna, l’ing. Guglielmo Stasi andò in pensione e le due Direzioni furono di nuovo riunificate sotto un unico assessore ed un unico Dirigente.

E siamo ai nostri giorni.

L’ing. Guglielmo Stasi, per la serie a volte ritornano, ora è ritornato, questa volta, però, sotto le vesti di Assessore all’Urbanistica. Urbanistica e Lavori Pubblici sono state, come a suoi tempi, nuovamente divise per attuare quello che a prima vista sembra un banale progetto ma che è, invece, un intervento studiato con precisione chirurgica. Attendiamo la nomina del prossimo dirigente dei Lavori Pubblici.

La posizione in dama è stata per ora raggiunta nella prima Direzione. E’, infatti, datato 05 dicembre un decreto sindacale, il n.66/2022, che affida la Dirigenza dell’Urbanistica a tempo determinato all’arch. Nicola Miglietta. Dal doppio incarico Lavori Pubblici-Urbanistica passa ora, con la stessa durata dell’incarico del nuovo sindaco (5 anni), alla guida della Dirigenza dell’Urbanistica.

E’ pur sempre, per il professionista, una soddisfazione visto che da più parti “colà dove si puote ciò che si vuole” era dato per scontato il suo ritorno alle originarie mansioni di funzionario.

La sua gestione dirigenziale non è stata caratterizzata da fulgidi esempi di splendidi virtuosismi. Iniziò col progetto del Villaggio Azzurro spacciato per finanziato e giunse ad affermarlo e confermarlo anche in Consiglio comunale. Era un bluff da quattro soldi per nascondere il suo insuccesso. Il progetto era arcinoto a tutti che non sarebbe mai stato finanziato dato il bassissimo posizionamento in graduatoria e di fatto non fu mai finanziato.

Altra perla è stata la gestione degli impianti sportivi comunali e le irregolarità connesse ai pagamenti delle utenze che hanno procurato un danno non indifferente alle casse comunali. Attendiamo che sia fatta luce sull’intero malloppo, se mai sarà fatta. Io spero che la promessa sia mantenuta.

Si dovrebbe anche parlare della scarsa partecipazione ai bandi di gara ma questa è realtà sotto gli occhi di tutti. Mentre gli altri comuni cambiavano il volto alla loro città a suon di centinaia di milioni a Galatina si assisteva a mancate partecipazioni, a bocciature di progetti inviati fuori termine oppure prive di qualche documento previsto dal bando di gara. Diciamo pure che abbiamo raccolto briciole.

Il capolavoro è stata la gestione dei parcheggi a pagamento. Abbiamo ampiamente parlato di quali e quanti reati siano nascosti tra le pieghe di questa assurda vicenda. Si può con certezza affermare che se non vi è stata connivenza vi è stata quantomeno limpida dimostrazione di mancanza dei requisiti elementari per gestire qualsiasi settore dell’attività pubblica a livello dirigenziale.

Evidentemente firmando quel decreto il sindaco, Fabio Vergine, ha fatto capire di pensarla diversamente. Speriamo che, come nel passato, non sia ancora una volta Pantalone a dover pagare errori e mancanze altrui, lo spero ma ora comincio ad avere tanti dubbi.