Rubriche/Opinioni/di Gigi Mangia

Dal 2015 ad oggi, sono quattro le banche fallite, ed erano tutte del Territorio, sono costate ben 12 miliardi tutti a carico dei cittadini.

C’è un problema che la politica continua a non voler vedere ed è quello dell’educazione finanziaria gravemente insufficiente. Nel nostro Paese si spendono “appena” 200milioni per l’educazione finanziaria. Spesso le persone ignorano, o conoscono poco, le differenze dei titoli d’investimento, come le azioni dalle obbligazioni. L’investimento in azioni è sempre esposto a rischio, a differenza delle obbligazioni, per le quali la banca si impegna a riconoscere un premio in interesse, i conti correnti sono sempre senza rischio. Nelle persone vale molto la fiducia verso la propria banca ed è questa fiducia che deve essere rispettata e tutelata dalla legge.

La risposta della politica al fallimento delle bancheè sempre quella della Commissione d’Inchiesta. In passato è stato un fallimento la commissione d’inchiesta del Presidente Pierferdinando Casini, sarà inutile e quindi, un fallimento la Commissione voluta dai 5 Stelle per indagare la Banca Popolare di Bari.

Bisogna investire in educazione finanziaria per superare il ritardo e soprattutto per avere un rapporto corretto e consapevole con le banche. In Italia si spende poco per educare ad usare il denaro, si spende molto di più per avere conforto nell’oroscopo e per conoscere il futuro, nei chiromanti si stimano circa 9miliardi.