On. Andrea Caroppo: “Aggiornare la classificazione delle arterie sulle quali è inopportuna la permanenza del limite di velocità di 90K/h”.

Cronaca/di Comunicato Stampa

«L’autovelox fisso sulla Lecce-Gallipoli installato dal Comune di Galatina è solo l’ultimo di una incontenibile serie di apparecchi con limite 90 km/h che costellano le principali arterie salentine.

Sulla stessa SS101 Lecce-Gallipoli operano anche gli autovelox dei Comuni di Galatone, Sannicola e Gallipoli.
Sulla SS16 Lecce-Maglie operano gli autovelox dei Comuni di Melpignano e Cavallino.
Ancora, sulla SS7 Brindisi-Taranto operano gli autovelox dei Comuni di Latiano, Oria, Mesagne e Villa Castelli.

Non deve essere un caso se gran parte di questi strumenti (che fanno felici le casse degli enti locali) vengono installati sulle arterie salentine ove il limite formale è di 90 km/h ma che, di fatto, sono delle “superstrade”, hanno, cioè, tutte le caratteristiche delle strade extraurbane principali come la SS613 Lecce-Brindisi e la SS16 nel tratto Brindisi-Bari, ove il limite è di 110 km/h.

Ho già chiesto, allora, ad ANAS, che gestisce le SS, di rivedere questa classificazione, dichiarando strade extraurbane principali la SS101 Lecce-Gallipoli, la SS16 Lecce-Maglie e la SS7 Brindisi-Taranto, previa effettuazione dei pochissimi interventi eventualmente necessari.
Nessuno vuole mettere in discussione l’esigenza di preservare la sicurezza stradale, ma, a questo punto, per fugare il dubbio che la sicurezza venga usata per mettere le mani nelle tasche degli automobilisti, c’è solo una cosa da fare: aggiornare la classificazione delle arterie che nel corso dei decenni sono diventate “superstrade” e sulle quali è inopportuna la permanenza di un limite a 90 km/h che invita solo all’installazione di strumenti utili a fare cassa
».

E’ quanto dichiara in una nota l’Onorevole Andrea Caroppo, deputato salentino di Forza Italia.