Rubriche/Ricerche&Studi/di Davide Stasi

Più nuove aperture, che chiusure. Nonostante il lockdown, è positivo il saldo della nati-mortalità delle imprese in Puglia.È quanto emerge da un’analisi condotta dall’Osservatorio Economico di AFORISMA school of management, socio ordinario Asfor (Associazione italiana per la formazione manageriale).

Lo studio prende in esame tutte le imprese attive, cioè quelle iscritte al Registro Imprese che esercitano l’attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. Si tratta, quindi, di un sottoinsieme dello stock totale delle imprese registrate nelle Camere di Commercio della Puglia.

Nei mesi di marzo, aprile e maggio scorsi, sono state costituite ben 4.352 nuove aziende. Parallelamente, ne sono state chiuse 3.351, di cui 1.770 a marzo, 894 ad aprile e 687 a maggio.

In Puglia, ad oggi, si contano ben 326.077 attività economiche, tra ditte individuali, società di persone o di capitali, cooperative, consorzi ed altre forme giuridiche di impresa. In dettaglio, 124.761 hanno sede legale in provincia di Bari; 31.644 in provincia di Brindisi; 63.661 in provincia di Foggia; 64.097 in provincia di Lecce e 41.914 in provincia di Taranto.

Nel mese di marzo, in tutta la regione, sono state aperte 2.005 imprese, di cui 794 in provincia di Bari; 140 in provincia di Brindisi; 425 in provincia di Foggia; 400 in provincia di Lecce e 246 in provincia di Taranto.

Nel mese di aprile ne sono state aperte 893, di cui 339 in provincia di Bari; 67 in provincia di Brindisi; 185 in provincia di Foggia; 199 in provincia di Lecce e  103 in provincia di Taranto.

Nel mese di maggio ne sono state aperte 1.454, di cui 537 in provincia di Bari; 113 in provincia di Brindisi; 263 in provincia di Foggia; 358 in provincia di Lecce e 183 in provincia di Taranto.

Nello stesso trimestre dell’anno scorso (marzo-maggio 2019), in Puglia, sono state aperte 7.411, di cui 2.806 a marzo 2019; 2.338 ad aprile e 2.267 a maggio. Sempre nel primo trimestre dell’anno scorso, ne sono state chiuse 7.159, di cui 2.663 a marzo; 2.543 ad aprile e 1.953 a maggio.

“Alcune imprese– spiega Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico– sonostate costituite senza assegnare un’attività specifica e, quindi, momentaneamente rientrano tra leattività cosiddette ‘non classificate’. Sono ben 1.645 quelle che, ad oggi, sono prive del codice Ateco e, perciò, non possono essere attribuite ad un determinato settoreeconomico. Con il perfezionarsi della posizione a queste imprese verrà attribuito un codice e, quindi, potranno essere distribuitefra i vari comparti. Tra le nuove aziende a cui, invece, è stato attributo, da subito, il codice Ateco se ne contano 720 nel settore agricolo; 671 nel commercio; 465 nelle costruzionie 851 suddivise fra gli altri settori”.

Anche a livello nazionale, il numero delle imprese attive è cresciuto: da 5.100.247 (dato al 29 febbraio scorso) a 5.123.895 (al 31 maggio), ovvero 23.648 aziende in più, pari allo 0,5 per cento. Una percentuale in linea con quella regionale.

“Uno dei fattori della crescita del numero delle imprese può essere stato l’obbligo di garantire il distanziamento fisico tra lavoratori, al fine di evitare il contagio da Covid-19, che potrebbe aver spinto qualcuno, in assenza di alternative occupazionali, a mettersi in proprio e, di conseguenza, ad aprire una partita Iva per poter proseguire l’attività, dove prima risultava dipendente, collaboratore, oppure socio, come nel caso degli studi associati. Se il coronavirus non ha ridotto, ad oggi, il numero delle imprese, non si può dire lo stesso per i ricavi e i fatturati complessivi (ad eccezione di alcuni settori) che risentono della chiusura temporanea, ma prolungata, di quasi tutte le attività”.

Nel primo trimestre di quest’anno, nelle imprese attive pugliesi sono aumentati anche gli addetti di 4.427 unità: da 946.748 (dato al 31 dicembre 2019) a 951.175 (dato al 31 marzo, ultimo disponibile). Gli addetti al 31 marzo, in Puglia, sono 951.175, di cui 408.330 in provincia di Bari; 88.310 in provincia di Brindisi; 152.149 in provincia di Foggia; 178.727 in provincia di Lecce e 123.659 in provincia di Taranto.

Al 31 dicembre 2019, invece, erano 405.044 in provincia di Bari; 88.556 in provincia di Brindisi; 150.740 in provincia di Foggia; 179.128 in provincia di Lecce e 123.280 in provincia di Taranto.