Cronaca/di Coldiretti Puglia

In 15 giorni in Puglia, dall’1 al 15 luglio, si sono abbattuti 3 tornado, 5 trombe d’aria e 10 grandinate killer che hanno messo KO le produzioni pronte per essere raccolte come pomodori, angurie, meloni, hanno danneggiato gravemente serre di ortaggi e tendoni di uva da tavola e i violenti nubifragi hanno provocato smottamenti e allagamenti.

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia rispetto all’ultima straordinaria ondata di maltempo che ha investito l’intera regione, distruggendo verdure, frutta e cereali prossimi alla raccolta e mandando in fumo un intero anno di lavoro, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi ESWD.

Piante e ulivi sradicati, albicocche, pesche, meloni e angurie falcidiati, campi di grano allettati dall’acqua e dalle raffiche di vento, smottamenti e allagamenti – dice Coldiretti Puglia – sono il risultato dei temporali intensi accompagnati da grandinate killer che hanno colpito il territorio a macchia di leopardo.

In Puglia nel 2017 sono andati in fumo altri 410 ettari di suolo, pari all’8,35% della superficie territoriale – conclude Coldiretti Puglia – con un aumento di suolo consumato in 1 anno dal 2016 al 2017 dello 0,25%, passati da 161.606 ettari consumati nel 2016 a 162.016 nel 2017, secondo i dati del Rapporto sul consumo del suolo dell’ISPRA.

Sono gli effetti dei cambiamenti climatici che – conclude la Coldiretti – si manifestano con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 2 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.